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Torre Annunziata, il Presidente Todisco “trasloca” il Savoia a Cercola: traditi ancora una volta i tifosi

savoia curvaNon bastava l’ennesimo fallimento di una società che ha rappresentato pagine di storia del Grande Calcio. Un club che per sprazzi della sua gloriosa avventura,ha addolcito le bocche dei più grandi critici di questo sport. Meravigliose furono le “gesta” in campo e fuori, decantate e rimaste indelebili sulla carta ingiallita dell’Almanacco calcistico. Professionisti affermati che hanno impresso nel pozzo dei loro ricordi, solo dolci memorie per aver indossato un antico vessillo, scolpito sullo sfondo di una non qualunque casacca. Quell’indumento di colore bianco che sposa bene col verdeggiante manto erboso della sua “casa”. Una tinta tanto rara quanto attraente agli occhi di tutti. Dicono che richiama la “farina”, l’ingrediente di cui è fatto il pane quotidiano, il bisogno primario di ogni cittadino, senza il quale non si può continuare a dare un senso alla proria esistenza. Una metafora che oggi rappresenta un pò lo stato d’animo di tutti i tifosi del Savoia, rimasti scevri dalla loro “beneamata”. La delusione più cocente di un qualsiasi fallimento o retrocessione. Vedersi “scippare” dalle proprie credenze il principe dei valori, equivale ad essere trafitti da una lancia sul miocardio, come un fulmine a ciel sereno. Non avrà più lo stesso effetto vedere questa squadra con colori sociali diversi, ma soprattutto la direzione per entrare nei cancelli dello stadio non sarà più la strada che condurrà a Torre Annunziata Nord. Se negli ultimi anni questa “giostra” è stata motivo di “puro” divertimento per i miseri “conduttori” che hanno avuto modo di “farsi un giro”, a volte rendendosi conto di cosa abbiano toccato con mano, l’attuale Presidente di turno, l’avvocato Arnaldo Todisco, ha avuto purtroppo l’ “onore” di trasformarla, senza un briciolo di vergogna, in un burattino migratore. L’ex socio del Campania Ponticelli non ha fatto altro che confermare la pochezza delle sue qualità da Presidente, decidendo su due piedi di portare il Savoia e le sue “spoglie” ad allenarsi e disputare le partite casalinghe su un campo avariato come quello di Cercola e dunque lontano dalla sua patria. Un atteggiamento a dir poco indecente che ha di fatto confermato la sua verve da fuggitivo, mettendo incoscientemente fine ai sogni di un’intera città. La figura nella quale molti addetti avevano riposto le speranza di un’ennesima rinascita calcistica, ha fatto sì che fosse portato via da Torre Annunziata ogni residuo rimasto del OP Savoia. Grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine, ha disposto il permesso di traslocare tutto il materiale sportivo presente negli spogliatoi e nella palestra della sede di Piazzale Gargiulo. Chissà come risponderà su un campo diverso dal “Giraud” e soprattutto senza il sostegno e l’incoraggiamento dei tifosi, la compagine biancoscudata in ogni singolo calciatore. Già pronte le minacce di richiesta per un’ immediata cessione. Probabilmente l’espulsione del Pampa Sosa dalla panchina, durante la partita con il San Giorgio, sarà stato un campanello d’allarme lanciato prima dell’ inizio della “guerra”. Il polverone alzatosi ha scosso non poco la piazza: presentate le dimissioni di Vincenzo Pinto da addetto stampa . Una situazione che non ne gioverà di certo il settore giovanile, indicato all’ inizio di questa disastrosa annata, come il palcoscenico più esuberante per la crescita dei campioni del futuro.

Foto: rete internet