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Eroi dello sport – Il leale Fabio Pisacane, dalla paralisi all’esordio in A

 

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Eroi dello sport – Il leale Fabio Pisacane, dalla paralisi all’esordio in A

La serie A, il sogno fin da ragazzino di Fabio Pisacane. Lui, uno scugnizzo dai Quartieri Spagnoli, ci era anche riuscito a farsi notare. Nel nuovo millennio arrivò la grande chiamata, ed era quella del grifone genoano e dello scopritore di Fabio, Claudio Onofri. Un sogno avverato ad appena 14 anni e via con la fantasia. Serie A, Champions, Nazionale: a quell’età nessuno può porre un limite ai sogni di un ragazzino. Tutto, fino a quel  maledetto giorno: “Una mattina mi svegliai paralizzato dalla testa ai piedi. Mi fu chiara la gravità della situazione solo quando mi ritrovai in un letto di ospedale. La diagnosi fu tristissima: sindrome di Guillain-Barré. Dalla speranza di realizzare il sogno che avevo fin da bambino mi trovai ad affrontare la partita più difficile. In quel momento non pensavo al fatto che forse non avrei più giocato a calcio. Tutti i miei sforzi, le mie speranze erano indirizzate a combattere per il bene più prezioso: la vita.”

Per fortuna guarì definitivamente. Ma la vita del trentenne napoletano è stata piena zeppa di sfide.
Una strada in salita, per il giovane Fabio, balzato agli onori della cronaca anche prima di oggi: durante la stagione 2010-11, nell’aprile 2011 l’allora ds del Ravenna, Giorgio Buffone, gli offre 50.000 € per far vincere il team romagnolo nella successiva partita contro il Lumezzane, ma egli rifiuta e denuncia il fatto. Buffone, arrestato nella prima tranche dell’inchiesta “Last Bet”, viene inibito per 5 anni e precluso alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC. A seguito della sua denuncia il nome di Fabio Pisacane – insieme a quello del collega Simone Farina, che fu autore dello stesso gesto poco tempo prima – è balzato improvvisamente alla ribalta.
Nonostante egli abbia dichiarato “non sono un eroe”, la città di Terni il 20 gennaio 2012 gli consegna il “Thyrus d’oro”, come riconoscimento alla sua lealtà sportiva; inoltre la FIFA, per mano dell’ex presidente Blatter, gli ha conferito la nomina di ambasciatore. Infine, l’allora  CT Cesare Prandelli decise di premiarlo, invitandolo al raduno della Nazionale in vista di Euro 2012.
lacrimeIeri l’esordio in A – Dopo tante stagioni tra Lega Pro e cadetteria ieri ha giocato da titolare marcando il Papu Gomez dell’Atalanta. L’arbitro ha rischiato anche di rovinargli la festa fischiando agli orobici il rigore per atterramento dello stesso atalantino da parte di Pisacane, ma le immagini hanno decretato che il fallo era avvenuto fuori area. Fortunatamente il suo compagno Rafael ha neutralizzato il tiro dal dischetto di Paloschi e gli isolani così hanno vinto per 3-0. Fabio dedicherà anche un pensiero al guru Rastelli: “Sono quattro mesi che pensavo notte e giorno a questo momento e ai problemi che ho passato per arrivarci. Non ho mai mollato un secondo. Ringrazio il mister Rastelli che m’ha dato questa magnifica opportunità, ha sempre creduto in me”. Poi Fabio si interrompe. Il pianto a singhiozzo gli spezza la voce: “Scusate, non ce la faccio”.
E invece no: Fabio Pisacane, il guerriero leale dai Quartieri, ce l’ha fatta. Con un’altra vittoria: miglior esordio non poteva esserci.