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Al Bentegodi il Napoli risorge sette giorni prima in attesa del miracolo di giovedì…

Il Napoli torna a sorridere, dopo un breve ma intenso periodo condito da sconfitte e brutte figure in campionato e coppa, trovando i tre punti contro il Chievo Verona che da fanalino di coda in classifica fa ritorno in serie B con largo anticipo rispetto ai titoli di coda della stagione. Dal Bentegodi, nella domenica delle Palme, gli azzurri risorgono come la Fenice dalle proprie ceneri e in un colpo solo rinviano la festa scudetto della Juventus e (soprattutto) respingono gli assalti delle inseguitrici pretendenti al secondo posto. Successo che arriva senza difficoltà e mai messo in discussione oltre che ampiamente pronosticabile alla vigilia considerando la forza dell’avversario, ma che deve essere valutato positivamente in vista del ritorno di giovedì prossimo in Europa League contro l’Arsenal. Nei primi minuti contro i clivensi – come confermato anche da Ancelotti nel post gara – la squadra è apparsa tesa e nervosa tanto che nemmeno dopo il vantaggio di Koulibaly l’atteggiamento degli azzurri in campo è cambiato. Il raddoppio di Milik ha messo le cose a posto e nel finale si è rivisto persino a sprazzi il Napoli spumeggiante dell’Olimpico contro la Roma, a testimoniare che molto probabilmente il problema principale di questi ragazzi è mentale più che fisico. Sarebbero da correggere e da evitare, da qui alla fine, quegli antipatici black out che si materializzano senza preavviso con la luce che si spegne e il sipario che cala, come se ad un certo punto il gruppo perdesse le proprie certezze entrando in un tunnel senza uscita che sembra essersi interrotto invece (e per fortuna) con il successo odierno. Giovedì al San Paolo andrà di scena la gara della stagione, che si presenterà con un coefficiente di difficoltà maggiore dopo il 2-0 dell’andata che ha complicato di parecchio i piani di passaggio alle semifinali della competizione europea. Sarà difficile la missione ma non impossibile anche perchè la squadra di Emery in trasferta è tutt’altro che irresistibile. Il cruccio di Ancelotti riguarderà sicuramente la formazione da mandare in campo: a Verona ha sperimentato il modulo ‘tutti dentro insieme’ (Callejon Insigne Mertens Milik) con Fabian e Zielinski in mezzo al campo, possibile che con gli inglesi si possa passare ad una difesa a 4 con Maksimovic sulla corsia di destra al posto di Hysaj e tanti interpreti offensivi a centrocampo oltre alle due punte. Ci sarà da soffrire: segnare tanti gol evitando di subirne l’obiettivo per fare l’impresa. Da stasera nella testa di giocatori e allenatore c’è spazio solo per l’appuntamento di giovedì sera. Al Chievo invece, nella domenica della pace, l’augurio di una grande stagione in cadetteria l’anno prossimo.

Foto: rete internet