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E alla fine arriva Tonelli. Manolo il freddo, Jorginho gelato. Top e flop di Napoli-Sampdoria 2-1

tonelliE alla fine arriva Tonelli. Manolo il freddo, Jorginho gelato. Top e flop di Napoli-Sampdoria 2-1

Il nuovo anno del Napoli targato 2017 inizia con tre punti al cardiopalma. Archiviato l’anno appena concluso e la prima parte della stagione, il team partenopeo sembra rituffarsi nella seconda metà del campionato con le gambe alquanto appesantite. E un “fattore C” (che non fa mai male), o “T” (come Tonelli), che consente agli azzurri l’aggancio – almeno per una notte – alla Roma seconda in graduatoria. Nel freezer di Fuorigrotta le gambe degli uomini di Sarri non sono perfette, non girano, e sembrano soffrire oltremodo l’asfissiante marcatura della Sampdoria, che si distingue per compattezza e partecipazione di gruppo alla manovra imbastita dal bravo stratega Marco Giampaolo che rinuncia a Muriel, almeno all’inizio. La scelta, tuttavia, si rivelerà quanto mai azzeccata, dato che Schick si rende protagonista del vantaggio doriano involandosi verso l’area azzurra quasi indisturbato dalla molle marcatura di Chiriches. Il cross dell’ex Sparta Praga impatta su Hysaj e finisce in rete per il gol ospite. Il Napoli prova a ridestarsi dal letargo dei primi 45’ e crea più soluzioni nella ripresa, provando a dare fastidio a Puggioni: basteranno circa dieci minuti, il rosso a Silvestre (discutibile il provvedimento dell’arbitro Di Bello) e l’assalto derivante dall’inserimento di Gabbiadini al posto di uno scialbo Jorginho. Proprio grazie al “freddo” Manolo la compagine azzurra trova la rete che vale il pari (assist magnifico di Callejon). Il forcing finale sembra essere improduttivo fino a quando Strinic, inseritosi in area blucerchiata nell’ultima azione utile, serve a Tonelli il pallone che decide il match. Quando le gambe non vanno come dovrebbero, la fortuna fa il suo dovere. E di freddo, in un battibaleno, non si soffre più.

NAPOLI

REINA 6: inizialmente sul gol (autogol, in verità) doriano aveva dato la sensazione di poter fare qualcosina in più, ma la deviazione rocambolesca del compagno Hysaj non gli avrebbe concesso lo spazio di intervenire. Bravo su Muriel, scaltro nel frangente dell’espulsione di Silvestre.

HYSAJ 5: sbanda e spinge poco perché evidentemente è reduce da una fastidiosa influenza e le direttive sono quelle di non scoprirsi troppo. Si rende protagonista della sfortunata autorete che consente il vantaggio della Sampdoria e gela (se non ce ne fosse stato bisogno) l’intero impianto di Fuorigrotta. Ammonito e nervoso, soffre oltremodo Muriel.

CHIRICHES 5.5: guida il reparto con autorità, ma pecca di presunzione lasciando a Schick una prateria enorme per poter crossare un pallone velenoso in area che trova l’albanese Hysaj. Non soffre né Quagliarella né nessun altro, ma certe ingenuità si pagano.

TONELLI 6.5: un po’ arrugginito, è vero. C’è da dire che però non giocava da maggio e si ritrova, con grande personalità, ad essere l’uomo copertina che leva le castagne dal fuoco con il suo gol all’ultimo respiro. Se queste sono le premesse…

STRINIC 6.5: spinta, dinamismo, anche se qualche volta è impreciso. Il biondo croato, però, raramente viaggia sotto la piena sufficienza. Premia l’avanzamento di Tonelli con un assist al bacio che chiude una gara soffertissima.

JORGINHO 4.5: negativo il suo contributo nella cerniera di centrocampo azzurra. Soffre maledettamente i muscoli di Torreira e il cervello di Barretto, e condivide con l’ingenuo Silvestre lo scettro di peggiore in campo stasera.

dal 71° GABBIADINI 6.5: il jolly che Sarri tira fuori dal cilindro per rimontare un match che sembra prendere pieghe “gelate”. L’uomo “freddo” è a suo agio nel contesto che si è venuto a creare ed è l’autore del gol che rimette in parità la partita, trovando la sua seconda marcatura consecutiva dopo il rigore segnato alla Fiorentina. Libero da etichette mal sopportate, un freelance utilissimo.

ALLAN 6: prestazione “cattiva” e di personalità. Non è preciso, ma è molto generoso.

dal 59° ZIELINSKI 6.5: altra grande prova della mezzala polacca: in poco più di mezz’ora regala alla sua squadra smalto e accelerazioni di grande qualità. Ottimo innesto.

HAMSIK 6: non ruba l’occhio stasera, ma è comunque protagonista di una buona gara, soprattutto nella ripresa, dopo un inizio sonnacchioso. Rialza la testa, pardon, la cresta e si esprime come bene ha abituato i suoi tifosi.

CALLEJON 7.5: gladiatorio. Uomo ovunque, sgomita, lotta su ogni pallone, apre varchi: generosità e peso specifico al servizio del Napoli. Giocatore fondamentale negli equilibri della squadra azzurra.

INSIGNE 5.5: illumina la gara nel primo tempo, dove è uno dei pochi a salvarsi, nonostante i tentativi fini a se stessi. Ripresa da assente ingiustificato, unico spunto un assist di esterno che libera al tiro Hamsik, ben neutralizzato da Puggioni.

MERTENS 6: non trova la via del gol stavolta, e questa è una notizia. La sua prestazione è comunque sufficiente e caparbia. Guizzante.

SARRI 6: l’esatta media matematica tra l’ottimo risultato raggiunto e per come la sua squadra ha giocato stasera, concedendo più di un tempo alla Samp. Le assenze sono una scusante, gli automatismi però stasera sembrano un po’ fiacchi e – se non fosse stato espulso Silvestre – chissà come sarebbe finita. Dunque, grazie anche a Di Bello e alla Dea Bendata. Tonelli e Gabbiadini capiranno.  

 

SAMPDORIA (4-3-1-2) – PUGGIONI 6.5; PEREIRA 6, SILVESTRE 4, SKRINIAR 5.5, REGINI 5.5; BARRETO 7, TORREIRA 7, PRAET 5.5 (76° LINETTY 6); ALVAREZ 6; QUAGLIARELLA 5 (50° MURIEL 6.5), SCHICK 6.5 (65° DODO’ 5). ALL: GIAMPAOLO 6.

 

foto; rete internet