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Alta tensione e mera illusione – Zielinski piedi fatati, Mertens chiude coi suoi tabù e il Milan non c’è più

Alta tensione e mera illusione – Zielinski piedi fatati, Mertens chiude coi suoi tabù e il Milan non c’è più

Grandi incroci, la storia, i trofei. Il sabato sera di Fuorigrotta è scintillante. La pantera azzurra contro il puma rossonero che un po’ avvilisce quello che il romanticismo vuole (il ciuccio e il diavolo, ormai obsoleti per questioni di marketing): sì, perché questo è un grande classico del calcio e, anche se siamo appena agli inizi, c’è adrenalina. E poi Pepe, Pipita, Re Carlo. Amarcord. La decide Mertens, che mai aveva esultato contro il Milan. Non può essere una gara banale, ci si aspetta subito un ruggito, arriva quello del pirata Jack “sparrow” Bonaventura che si avventa sul pallone che gli confeziona Borini dopo appena quindici minuti. Il Milan controlla, Napoli in impasse (o almeno sembra, dopo il raddoppio di Calabria). Poi Zielinski trova l’angolo, libera il sinistro, successivamente il destro e segna una magnifica doppietta. Buono l’atteggiamento all’esordio del Milan del Gattuso bis, che gioca un po’ seguendo il trend napoletano ma deve cedere per lesa maestà ai padroni di casa i diritti d’autore che rimangono in scia della Juventus.

NAPOLI

OSPINA 6: l’esordio con la maglia che fu di Reina, spettatore non pagante dalla panchina. Nessun intervento da sottolineare, poco da fare sui gol. Un’uscita fuori area ad anticipare rogne gli fa prendere applausi.

HYSAJ 6: non è serata da farsi strane idee offensive, perché Borini e Bonaventura galleggiano molto dalla sua parte. Poi prende coraggio ed è propositivo e positivo.

ALBIOL 7: Higuain è ancora lontano dalla migliore forma ma fa sempre paura. Lui non si lascia intenerire e gli mette la museruola.

KOULIBALY 6.5: in sei incontri, il Pipita aveva segnato cinque volte contro il Napoli. K2 fa sentire le sue lunghe leve e smorza ogni spunto dell’ex più temuto.

MARIO RUI 6.5: positivo. Gioca d’anticipo, offre gambe alla rimonta e protezione poi. Si fa male, lascia spazio a Luperto.

72° LUPERTO 6.5: entra in una fase delicatissima, non si lascia trasportare dalle emozioni in un ruolo inedito provato in estate. Anzi, gioca con carattere e senso di posizione.

HAMSIK 5.5: sta iniziando ad entrare nella parte. Non è Jorginho, né Oriali e nemmeno Pirlo: è Marek Hamsik ed ha tutte le caratteristiche per fare bene anche lì nel mezzo. Finché ce n’ha.

63° MERTENS 7: piccolo diavolo scaccia-tabù. Primo gol ai rossoneri per questo famelico folletto che aveva segnato ovunque e a chiunque. Completa una rimonta complicatissima.

ALLAN 8: fioretto e sciabola, è un po’ il factotum della squadra. Rimbalza e fracassa chiunque gli capiti a tiro. Allan on fire.

ZIELINSKI 8: mezzo destro mezzo sinistro, proprio come nel film di Sergio Martino: sono proprio quei due piedi che usa con la medesima qualità a rendere possibile ciò che sembra non esserlo. Prima doppietta in carriera.

71° DIAWARA 6: prende il posto di Zielinski per gli ultimi venti e il San Paolo se lo coccola. La semplicità delle scelte e la tranquillità dell’appoggio promettono bene.

CALLEJON 7: vola Josè vola, la curva si innamora. Sembra sempre avulso dal gioco, quasi un corpo estraneo. E poi mette le ali. Una furia.

INSIGNE 6: parte male, travolto dal centrocampo del Milan. Ma poi si riprende e mostra due cose: personalità e piedi buoni.

MILIK 5.5: mostra qualcosa di buono, un passo indietro rispetto alla voglia palesata una settimana fa all’Olimpico.

ANCELOTTI 6.5: soffre, anche se non dà mai lo scettro del gioco a quello che fu un suo amatissimo scudiero. Soffre, si è detto,  ma poi con Zielinski reagisce, con Mertens dilaga e completa la rimonta.

MILAN (4-3-3) – DONNARUMMA G. 6; CALABRIA 6.5, ROMAGNOLI 5, MUSACCHIO 5.5, R. RODRIGUEZ 5; BIGLIA 5 (58° BAKAYOKO 5), KESSIE 5, BONAVENTURA 7 (81° CUTRONE sv); BORINI 7 (71° LAXALT 6), SUSO 6.5, HIGUAIN 6. All: GATTUSO 6.

fonte foto: Calcio news 24