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Apre Hamsik, la chiude Callejon: il Napoli affossa il Palermo…

barberaMissione compiuta: a Palermo il Napoli non poteva fallire l’appuntamento con i tre punti, dopo il mezzo passo falso all’esordio a Pescara bisognava vincere a tutti i costi per mantenere il ritmo delle avversarie e rispondere al successo pomeridiano della Juve. E’ presto ancora per fare calcoli, ma adesso sono solo due le lunghezze di vantaggio dei bianoneri che rimangono a punteggio pieno dopo tre giornate. Ci ha pensato (come spesso è accaduto al Barbera) capitan Hamsik a togliere le castagne dal fuoco e a sbloccare una match che poteva diventare complicato nella ripresa. In cinque minuti il Napoli ha messo a posto le cose con un micidiale uno-due che ha spezzato le gambe al volenteroso Palermo che nulla ha potuto contro un avversario di caratura superiore. Il gol della tranquillità porta la firma ancora di Callejon (seconda doppietta consecutiva) che ha messo fine ad un match che da quel momento in poi non ha avuto più storia. Da segnalare le ottime le prestazioni di tutti gli interpreti azzurri, bene anche Maggio sulla corsia di destra. Una conferma per Zielinski che – stavolta dal 1′ – ha fatto vedere buoni numeri sfoggiando una partita di qulità e quantità giocata col piglio del grande professionista a dispetto della giovane età. Bene finalmente la difesa che non subisce gol, conferme per l’attacco che continua a segnare con grande regolarità. Il Napoli ha superato a pieni voti la trasferta siciliana che alla vigilia poteva rappresentare più di un insidia vista la condizione non ottimale del gruppo in questa fase iniziale di stagione. Il mini turn over di Sarri (in campo contemporaneamente Maggio per Hysaj e Zielinski per Allan; poi Insigne che riparte dal 1′ nella staffetta con Mertens) fa capire che il Napoli ci tiene alla vittoria a Palermo ma che allo stesso modo si pensa anche alla trasferta di Champions, in programma martedì sera a Kiev. Mai sotttovalutare gli impegni e gli avversari – il motto del tecnico azzurro – anche se in questa fase iniziale della stagione è importante avere in campo chi sta meglio per non perdere terreno in tutte le competizioni da disputare. Il Napoli ha fatto la gara sin dalle battute iniziali facendo capire di voler chiudere – almeno nelle intenzioni – la pratica al più presto. Invece la gara si è mostrata più complicata del previsto con la prima frazione di gioco che è stata – a parte qualche episodico lampo azzurro – abbastanza soporifera con Hamsik e compagnia bella che non sono riusciti a far breccia nella muraglia rosa eretta davanti a Posavec. Nei secondi 45′ la svolta con le reti che reglano la serenità al Napoli che  sul doppio vantaggio gioca con serenità e da grande squadra. La gara: nel primo tempo veramente poco o nulla da segnalare con il Palermo che raramente ha superato la linea del centrocampo. Gli azzurri hanno provato senza sosta (e senza esito) a scardinare il bunker di De Zerbi, ci hanno provato soprattutto con Milik che in tre occasioni è andato vicino al bersaglio. Fino alla mezz’ora Reina è rimasto spettatore non pagante nel match tanto che il primo intervento lo spagnolo lo ha compiuto al 32′ su una velleitaria conclusione dalla distanza. Insigne non benissimo, Callejon fa gli straordinari e si propone al tiro ma la mira non è quella giusta. Si va all’intervallo con la difesa palermitana che ha la meglio sull’attacco azzurro. Nella ripresa il vantaggio è fulmineo con (il solito) Hamsik che al Barbera vede rosso come il toro: dopo due minuti il suo sinistro all’angolino spiana la strada ai suoi. A questo punto il Palermo rompe gli indugi perchè non può più attendere: si aprono le maglie rosanero e Insigne al 6′ offre al Callejon il pallone del raddoppio che lo spagnolo appoggia in rete di testa senza problemi. Timida la reazione del Palermo, il Napoli cala il tris al 20′ con un micidiale contropiede orchestrato da Zielinski che offre a Callejon l’assist per il gol della sicurezza. A quel punto Sarri manda in campo Mertens, Gabbiadini ed Allan per Callejon, Zielinski e Milik, il Napoli fa accademia con un possesso palla prolungato, qualche calo di tensione ha permesso ai ragazzi di De Zerbi – nel finale – di affacciarsi nella sedici metri azzurra. Ma fino al 90′ Reina non ha corso pericoli.