Sogno Champions League ridotto al lumicino per gli uomini di Gattuso, che deve arrendersi al terrificante uno-due della banda di Gasperini.
Il tecnico calabrese conferma il suo inedito modulo con il rientrante Demme al centro della mediana con Fabian Ruiz e Zielinski ai suoi lati. In avanti, Politano vince il ballottaggio con Callejon e si stabilisce sulla fascia destra. Completano il reparto Mertens al centro e Insigne largo a sinistra.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Zapata. All. Gasperini
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. All. Gattuso
Primo tempo molto fisico: il Napoli deve rinunciare ad Ospina per infortunio
Partita molto tattica nei minuti iniziali. L’Atalanta non riesce ad essere la solita squadra spavalda, a cui abbiamo assistito questa stagione, chiusa dalla solita e arcigna ragnatela del reparto arretrato. La prima occasione è di marca partenopea con Koulibaly che segue l’azione offensiva dei suoi e stacca di testa in area su cross di Fabian Ruiz: palla alta sulla traversa.
L’Atalanta continua a macinare possesso palla. Gomez guida alla reazione dei suoi sull’altra sponda, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Ospina. Al 25′ è ancora il Papù a suonare la carica direttamente da calcio piazzato, Ospina respinge nuovamente il pericolo ma si infortunia al capo a causa di un taglio profondo sulla fronte. Primo cambio forzato dunque per Gattuso, che manda in campo Meret tra i pali.
Riprende vigore la trama azzurra con Insigne alla conclusione centrale, facile preda di Gollini. Sul finire del tempo, l’Atalanta si rende nuovamente pericolosa con un colpo di testa ravvicinato di Toloi, su spizzata di Zapata. Match tutt’altro che esaltante, è 0-0 il parziale al Gewiss Stadium: più Napoli che Atalanta sul piano del gioco.
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Uno-due terrificante firmato Pasalic e Gosens per l’Atalanta: addio Champions?
Inizia la ripresa con un’Atalanta determinata e indemoniata. Pressing portentoso e conquista della palla con tanto di errore di Fabian in fase di impostazione. Cross di Gomez e correzione di testa in rete di Pasalic, lasciato colpevolmente senza marcatura. Si sblocca dunque la gara al Gewiss Stadium: è 1-0 per la Dea.
E’ un’altra Atalanta in questo secondo tempo. Papù Gomez, il migliore tra i suoi manda fuori giri i suoi marcatori e imbastisce l’azione del terribile uno-due bergamasco. Toloi smorza la conclusione in area, palla diretta a Gosens che di sinistro trafigge Meret in uscita e fa 2-0 Atalanta.
Timida ma non altrettanto banale la reazione del Napoli con il neoentrato Lozano, fermato in uscita da un attento Gollini. Poi la replica al 63′ con un colpo volante, che sbatte sui cartelloni pubblicitari.
Al 69′ Fabian Ruiz cerca di riscattare l’errore sul primo gol atalantino. Tacco stupendo di Zielinski a smarcare lo spagnolo, che va alla conclusione di sinstro e lambisce il palo alla destra di Gollini. Ora il Napoli sembra più spavaldo e imposta il gioco sull’orgoglio e l’incisività.
Al 76′ altra occasione per gli ospiti. Cross al bacio di Maksimovic e stacco perentorio di Koulibaly, nuovamente nelle vesti di bomber in fase avanzata: la traiettoria però è fuori misura.
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La gara si avvia verso la fine mentre i padroni di casa si impegnano a chiudere tutte le linee di passaggio del reparto offensivo partenopeo. Si abbassa il sipario al Gewiss Stadium: Atalanta batte Napoli 2-0.
