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CantaNapoli al Festival dei gol. Tutti per Faouzi. Top e flop di Napoli-Lazio 4-1

CantaNapoli al Festival dei gol. Tutti per Faouzi. Top e flop di Napoli-Lazio 4-1

Mancano quattordici giornate al termine, il punto “resiste” e la rosa – per questo obiettivo – potrebbe anche bastare. Per vincere tutto deve girare nel verso giusto e due crociati che saltano in poco tempo (più rotula annessa) non aiutano di certo. Questo però non deve e non può arginare il sogno napoletano. Crocevia stagionale: non conta chi gioca prima o dopo, conta contro chi e come. La sfida contro la Lazio è un incontro a scacchi, tra due filosofie diverse, ma altrettanto fascinose e vincenti. All’intervallo è 1-1: biancocelesti in vantaggio dopo soli 3 minuti con De Vrij ben assistito da Immobile; il Napoli reagisce e crea numerose palle gol con Insigne, riuscendo a raggiungere il pareggio nel finale con Callejon, pescato in area da Jorginho: lo spagnolo stoppa col destro e batte Strakosha sempre col destro. Freddo e cinico. La partita a scacchi prende una piega tutta azzurra nella ripresa, e il raddoppio non tarda ad arrivare. Al 54°, Callejon crossa teso dalla destra e Wallace, nel tentativo di anticipare Insigne, infila Strakosha nella propria porta. La gara è in discesa, i partenopei trovano anche il terzo gol: Mario Rui calcia da lontano e supera Strakosha, con la complicità di una fortuita deviazione di Piotr Zielinski, deus ex machina della fredda serata in quel di Fuorigrotta. Il polacco vede il taglio di Mertens e lo serve con un no-look geniale: il belga supera Strakosha con un morbido tocco d’esterno. Titoli di coda di una rimonta spettacolare. In poco meno di mezz’ora, il Napoli sorpassa e ribalta la Lazio, conquistando l’ottavo successo consecutivo. Dedicato allo sventurato Faouzi Ghoulam. In bocca al lupo all’algerino. Con questa vittoria il Napoli si porta a 63 punti ed effettua il controsorpasso nei confronti della Juve, venerdì sera vittoriosa a Firenze. La squadra di Simone Inzaghi rimane ferma al terzo posto a quota 46, in attesa delle gare che vedranno impegnate Inter e Roma. Il Napoli si rimette dunque davanti a tutti in campionato, facendo la voce grossa e la sua performance di livello. Grazie a un’ugola magnifica e con in testa una voglia matta di vincere, stavolta non solo il premio della Critica.

NAPOLI

REINA 6: non servono prodezze, giusta la consueta esperienza di gestione dell’area. Un po’ fermo sulla rete laziale, reattivo su Milinkovic e Immobile.

HYSAJ 6.5: avanza con giudizio, quando si creano le condizioni. Più attento che irruento, a squarciare la Lazio sui fianchi ci pensa Callejon.

TONELLI 6.5: scolastico nella distribuzione iniziale, non che si possa pretendere molto di più da uno che non vedeva il campo da mesi. La grinta e la determinazione sono il suo pane e non si lascia impressionare da nessuno, nemmeno da un cliente ostico come Ciro Immobile. Redivivo.

KOULIBALY 6.5: trova un avversario come Parolo, abrasivo come lui nella ricerca costante del corpo a corpo, e lo soffre un po’. Poi prende le misure a tutti e non passa nessuno.

MARIO RUI 7: Un martello, generosa militanza di fascia e attore protagonista sulla scena del terzo gol. Giocatore ritrovato.

ALLAN 6: il membro dei corpi speciali di sfondamento della manovra azzurra resta basso, a tratti nervoso e un po’ stanco. Comunque importante per alleggerire la pressione laziale.

82° ROG sv

JORGINHO 7.5: in questo Napoli sembra aver sviluppato doti da telepate: sa sempre dove finirà il pallone o la giocata degli avversari. Le sue geometrie fanno gola alle grandi della Premier, Sarri se lo tiene stretto. Un assist delicato per Callejon, da un suo elegante scavetto parte l’azione del quarto gol.

HAMSIK 6: glaciale nella gestione del gioco corto di centrocampo, ma perde subito lucidità a causa di un fastidioso problema alla schiena. Cede il posto al MVP.

46° ZIELINSKI 8: simbolo della superiorità tecnica azzurra, sbuca nelle tasche di centrocampo, sorprende per la freddezza nell’amministrare il pallone nel traffico. Un gol in condivisione con Rui, poi, l’idea che funge da preludio al gol di Mertens è una gioia per gli occhi. Devastante.

CALLEJON 7.5: mina vagante, sempre nel vivo del gioco, la prima gemma è sua. Applausi, insomma.

85° MAGGIO sv

INSIGNE 7: scatta veloce e silenzioso come una Tesla, è protagonista delle migliori iniziative azzurre della prima frazione. Fantasista, scalatore di recinzioni, terzino. Uomo squadra, fino a spolmonarsi. E vince la sfida con l’amico Immobile: il biondo Ciro paga la cena!

MERTENS 7.5: nel primo tempo osserva i compagni lontani almeno dieci metri da lui ed è circondato costantemente da maglie laziali, due o anche tre alla volta. Ma dategli un pallone e solleverà il mondo: dai pochi giocabili ne destina uno con un tocco da vedere e rivedere in loop, dopo una puntata sontuosa di Zielinski.

SARRI 7: partita speciale per il tecnico azzurro e non solo per l’importanza che riveste in questo campionato: la vittoria e la panchina numero 100 in A col Napoli. In cento sfide in tuta azzurra, finora, ha collezionato 71 vittorie, 18 pareggi ed 11 ko. La media punti è altissima: più di 2 a partita per un totale di 231 punti conquistati. Traguardo importante, garanzia di successo.

LAZIO (3-5-1-1) – STRAKOSHA 5.5; WALLACE 4, DE VRIJ 5.5, RADU 5; MARUSIC 5, PAROLO 6, LUCAS LEIVA 6 (68° NANI 5), MILINKOVIC-SAVIC 6, LULIC 4.5 (61° J. LUKAKU 5.5); LUIS ALBERTO 5 (61° CAICEDO 5); IMMOBILE 5.5. All: S. INZAGHI 5.

foto: rete