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Cuore Genoa, il Napoli è Mertens. Scudetto solo rimandato per la Juve. Top e flop di Napoli-Genoa 1-1

Cuore Genoa, il Napoli è Mertens. Scudetto solo rimandato per la Juve. Top e flop di Napoli-Genoa 1-1

Conquista un punto prezioso il Genoa, pur avendo giocato per oltre un’ora in inferiorità numerica dopo l’espulsione decisa dal Var di Sturaro. Il Napoli rinvia la festa scudetto della capolista Juventus, che aveva bisogno di una sconfitta azzurra per celebrare la certezza aritmetica del tricolore, ma c’è un campanello d’allarme, per la banda Ancelotti, in vista dell’impegno di Europa League a Londra contro l’Arsenal. Non siamo ai livelli di Empoli, sia chiaro, ma la squadra azzurra non sfonda mai, anche contro il Grifone che ne aveva subiti quattro qualche giorno fa dall’Inter. La fase difensiva degli uomini di Prandelli regge, riparte e colpisce. L’ex Pandev sembra indemoniato, Sturaro è ingenuo su Allan e lascia i suoi in dieci per tre quarti di gara. Poco male. Sono ancora i rossoblu infatti a creare le occasioni più pericolose, bravo il redivivo Karnezis a reggere l’urto. E poco altro. Un lampo, griffato Mertens (l’unico che si salva dei suoi), che regala il vantaggio al Napoli e il personalissimo record di gol raggiungendo il Matador Cavani a 104 marcature. Il Genoa ci crede e in pieno recupero Pandev (ancora lui) trova il pertugio per il bel diagonale volante di Lazovic. Nella ripresa sale in cattedra il portiere ospite Radu, che dice “no” a Callejon, Mertens, Milik e Koulibaly, così gli ospiti tornano a martellare la molle mediana azzurra. L’uomo in più c’è ma non si vede, anche Insigne (per uno spento Allan) non cambia l’inerzia della gara. Un punto a testa che dà fiducia al Grifone, ma incupisce i padroni di casa.

NAPOLI

KARNEZIS 6.5: toglie subito la ruggine, dimostrando di essere ancora all’altezza del ruolo. Paratone assortite, sul gol può poco o nulla.

HYSAJ 5: non riesce quasi mai a superare la metà campo, in difesa è troppo leggero. Ha un’occasione d’oro nella sua unica avanzata, la getta alle ortiche perché non calcia.

87° OUNAS sv

MAKSIMOVIC 5.5: mette qualche pezza qua e là, ma non dà mai l’impressione di essere sicuro.

KOULIBALY 6: in crisi. Mezzo voto in più per il contropiede che quasi gli regala una gioia che manca da tempo, e non è giusto accanirsi anche perché la fase difensiva nasce a centrocampo.

GHOULAM 5.5: quando c’è da spingere, spinge. Meno dinamico degli altri, causa poco minutaggio e un po’ di paura.

77° MARIO RUI sv

CALLEJON 6: non brilla, ma si distingue sempre per diligenza e abnegazione. Ha una buona occasione, il suo tiro è ben parato da Radu.

ALLAN 5: aaa cercasi il vero Allan. Dovrebbe pigliare per mano i compagni, invece sta a guardare il possesso palla dettato da mastro Veloso.

67° INSIGNE 5.5: gioca per sé stesso. Giusto un paio di conclusioni imprecise.

FABIAN 5: carica troppo i passaggi e spesso gira a vuoto. Forse è caso, forse no. Le prossime puntate diranno di più.

ZIELINSKI 5.5: l’assist per il gol di Mertens è il suo. Qui cominciano e finiscono i meriti di Piotr, senza sprint.

MERTENS 7.5: predica nel deserto. Unico che corre davvero, contrasta e riparte. Gol annesso.

MILIK 5.5: non parte male, assiste bene i compagni come un centravanti boa old style. Una sola occasione vera, poi si spegne.

ANCELOTTI 5.5: non è il Napoli visto in Toscana, ma la prestazione di stasera va comunque presa in esame in vista dell’Arsenal.

Genoa (3-5-2) – Radu 7; Biraschi 6, Günter 6.5, Criscito 6.5; Pedro Pereira 6, Sturaro 4, Veloso 6.5 (77′ Radovanovic sv), Bessa 6 (82′ G.Pezzella sv), Lazović 7; Pandev 7.5 (62′ Rolón 6), Kouamé 6. All. Prandelli 6.5.

foto: rete internet