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Finalmente Napoli! 3 gol (+1) per ripartire

Il Napoli ritrova in un colpo solo vittoria e il sorriso: la prima mancava dal 23 febbraio, quando Zapata ed Hamsik chiusero sul 2-0 la pratica Sassuolo; il 3-0 contro la Viola arriva dopo una settimana ricca di polemiche, il ritiro forzato imposto da De Laurentiis e il silenzio stampa dei giorni scorsi, dopo l’eliminazione in Tim Cup ad opera della Lazio. La tensione (era) tanta, la voglia di riscatto immediata. Trascinato dal pubblico di Fuorigrotta, il Napoli ha espresso la sua riconoscenza verso i tifosi ed un chiaro messaggio verso il suo presidente annichilendo una Fiorentina scolorita, proprio come la sua divisa da trasferta; tre reti bellissime, una prestazione da incorniciare, un capolavoroo rovinato. Gli azzurri trovano il punto dell’1-0 con un “arcobaleno” di un imprendibile Dries Mertens al 24′: il belga, protagonista di un match fantastico, trova il vantaggio con il suo marchio di fabbrica, il tiro a giro sul palo più lontano. Il tabellino della prima parte di gara sarebbe potuto essere ben più ricco se l’addizionale Di Bello avesse visto che la gran botta di Higuain scaraventata all’incrocio era entrata oltre la linea di porta: una perla da campione, che rimarrà – purtroppo – negli archivi sbagliati, quelli delle sviste arbitrali più clamorose.
Nella ripresa il Napoli si riscopre addirittura cinico: dopo un errore da dilettante del nervoso Higuain a tu per tu con Neto, Marek Hamsik, il “capitano subentrante”, trova il meritato 2-0 con un inserimento dei suoi e il personalissimo nono centro stagionale su assist di un redivivo Callejon. Sarà proprio lo spagnolo di Motril a chiudere la gara con il suo decimo gol in campionato (non segnava dal 6 gennaio a Cesena): destro secco su assistenza di Lorenzo Insigne che, gara per gara, sta ritrovando sicurezza e voglia, dopo cinque mesi d’inattività dovuti al grave infortunio proprio contro i viola nella partita al Franchi. “Tre” sarà il numero del giorno: i gol, la partita alle 15 (ormai una rarità) e il voto in pagella per l’arbitro di porta Di Bello. E con una frase tutta partenopea, come ci insegna Troisi: “Chello che è stato è stato. Basta, ricomincio da tre!”.