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Freddo e tagliente. Burian? No, il Napoli. “Sardegna Arena” gelata a mano aperta. Top e flop di Cagliari-Napoli 0-5

Freddo e tagliente. Burian? No, il Napoli. “Sardegna Arena” gelata a mano aperta. Top e flop di Cagliari-Napoli 0-5

Ultima gara di un turno falcidiato dal maltempo causato dalla perturbazione di aria gelida caratteristica delle steppe della pianura sarmatica, monday night per due squadre che, seppur con ambizioni del tutto divergenti, hanno l’obbligo di non distrarsi e non perdere terreno. Perché la distrazione è un peccato che rischia di diventare mortale, guai a chi perde di vista l’obiettivo: bisogna spingere sui pedali. Il Napoli questo l’ha capito davvero. E sono scintille. Decima vittoria consecutiva per la banda del direttore Maurizio Sarri, esagerata in bellezza, spietata in concretezza in terra sarda. Cagliari tramortito, dopo un inizio anche promettente. Troppa differenza, troppo divario tra le due squadre. Troppo Napoli per i rossoblu di Diego Lopez che, inerme, deve assistere alla tecnica individuale e alle giocate offensive di un sistema di gioco collaudato. Un quadro perfetto, dove gli artisti d’azzurro abbigliati si susseguono, mettendo la propria griffe in casa cagliaritana, che storicamente sente questa partita più delle altre: la rasoiata di Calleti, il tocco di punta di Dries, il mancino sotto l’incrocio del capitano, la prima del nuovo anno del Magnifico, l’arcobaleno di Rui che chiude le ostilità e tiene fede all’inarrestabile cammino di un Napoli freddo e tagliente. Proprio come un Burian siberiano.

NAPOLI

REINA 6.5: serata da normale amministrazione, bene nei pericoli (pochi) creati dal Cagliari.

HYSAJ 6.5: va dove lo porta l’istinto, è sempre presente e insidioso. Da un suo cross nasce il raddoppio di Mertens, produce una quantità industriale di scatti. Esce per un problemino inguinale.

73° MAGGIO 6: sul suo binario, uscito Han, non c’è granché da fare così si propone in avanti con discreta continuità.

ALBIOL 7: si attacca agli avanti rossoblu come carta  moschicida, il resto è repertorio: tempi e interventi perfetti.

KOULIBALY 7: esercita il suo ruolo senza strafare. Pavoletti è un agnellino al suo cospetto e lui gongola.

MARIO RUI 7.5: altro coprotagonista di grande livello. Non molla un centimetro, sempre attento in copertura ed un gol, a corollario di una gara fantastica.

JORGINHO 6.5: bravo e lucidissimo nel suo ruolo di “driver”, nonostante le marcature serrate delle maglie cagliaritane. Assistito bene e protetto al meglio, l’italo-brasiliano fa girare comunque bene le trame di gioco azzurre.

75° DIAWARA 6: un puledro color ebano e selvaggia eleganza. Avrebbe bisogno di partite più competitive, entra a risultato ampiamente acquisito.

ALLAN 8: è in stato di grazia e oggi è un uomo chiave: perché morde e ha subito le idee giuste. Non molla un metro fino alla fine.

HAMSIK 7: gira che è una meraviglia e taglia il campo con passaggi efficaci. E poi il gol, numero 119 (99esimo in campionato) di una carriera favolosa. Da principe azzurro, insomma.

CALLEJON 7.5 raggiunge mister due miliardi Savoldi con una rete che conclude una fantastica progressione di Allan. Il modo in cui frusta il pallone per il gol è da centravanti consumato. Poi, per quasi mezz’ora, il centravanti lo fa davvero, nonostante le coperture continue quando servono.

INSIGNE 7: gioca e si muove con efficacia super. Prova a segnare subito per festeggiare al meglio la gara numero 250 in azzurro col suo celebre tiraggiro, trova la rete (la prima del nuovo anno) su rigore concesso da Giacomelli dopo un mani di Castan. Preciso e glaciale.

MERTENS 7: ha il turbo sotto i tacchetti, grande intelligenza e acume tattico. E poi il gol, il suo, non manca mai: sesta rete in altrettante partite dalla fine della sosta invernale. Scusate se è poco.

64° ZIELINSKI 6: il dodicesimo di Sarri entra bene in corso d’opera, contribuisce ad arrotondare il risultato, conquistando la punizione che Mario Rui realizza e chiuderà le ostilità. Pronto.

SARRI 7: la sua squadra mantiene fede al patto scudetto, regalando ai propri tifosi uno spettacolo grandioso. Spartito perfetto, direttore d’orchestra d’antan.

CAGLIARI (3-4-2-1) – CRAGNO 6;  ROMAGNA 5, CEPPITELLI 4.5, CASTAN 5; FARAGO’ 5.5, BARELLA 5 (77° DEIOLA sv), PADOIN 4.5 (59° IONITA 5), LYKOGIANNIS 5.5; HAN 6.5 (62° COSSU 6), JOAO PEDRO 4.5; PAVOLETTI 4.5. All: D. LOPEZ 5.

foto: rete internet