“Questa squadra ha un grande valore, però dobbiamo imparare ancora tanto”.
Serenità? “La devo dare io. Nonostante le difficoltà, oggi ci davano per spacciati, ma la squadra già contro Inter e Lazio aveva già espresso un buon gioco. L’eccezione l’ha fatta la Fiorentina e sono rimasto sbalordito”.
La fotografia di Insigne sotto la curva è l’effetto del ritiro? “L’hanno deciso i giocatori, ho sempre detto che il responsabile ero io. Ripeto, contro la Viola ho visto un animo imbarazzante e mi sono preso le responsabilità. Durante il ritiro qualcosa ci siamo detti. Quando stai con 25 giocatori tutti i giorni, non è facile gestire la situazione, anche dal punto di vista mentale. Un pò come succede tra le coppie in una relazione, in cui si soffre spesso la monotonia. Da oggi però, non possiamo più permetterci di fare figuracce”.
Perchè i giocatori avevano smesso di parlarsi tra loro? “Qui, subentra l’amicizia vera, la coesione all’interno di un gruppo. Delle volte basta solo lasciar lavorare tutti con serenità senza far trapelare nulla, se vuoi che tutti remino dalla stessa parte”.
Ad attendevi un’altra coppa…e il Barça. Che tipo di Napoli vedremo? “Ora la priorità è il campionato, pensiamo alla Juve e a recuperare punti in campionato, perchè in classifica non siamo messi bene e neanche abituati a lottare per le ultime posizioni”.
A chi dedica quest vittoria? “La dedico al presidente (che sta a Roma e non è in ottimo stato di forma) e a Giuntoli”.
