Secondo le disposizioni del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), la Guardia di Finanza di Caserta ha interagito su una cooperativa giornalistica, confiscando beni econimici dal valore di 2 milioni di euro. Tali fondi erano stati riconosciuti ad un Dossier editoriale con a capo i legali rappresentanti Antonio Sollazzo e Maria Bagnardi e sede nel Comune di Grottaglie, in Puglia. La benemerenza ricevuta non ha rispettato i canoni previsti dalla legge sull’editoria, che conferisce finanziamenti solo alle associazioni redattrici composte da almeno il 50% dei dipendenti che operano in qualità di socio-giornalista. Le indagini guidate dal Nucleo Investigativo polizesco di Taranto e Caserta hanno considerato la gratificazione ricevuta (percepita tra il 2009 e il 2011), inopportuna e illegale ai fini giudiziari, mettendo in discussione le identità dei stessi caporedattori, risultati semplici dipendenti.
Foto: rete internet
