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Gomez accende l’Atalanta, il Napoli si arrende. Top e flop al Gewiss Stadium

Il Napoli concede veramente poco ai padroni di casa. La retroguardia partenopea, guidata da Kalidou Koulibaly, gestisce al meglio gli attacchi portati, Ospina, dopo aver respinto la conclusione da fermo del Papu, rimane a terra dopo uno scontro di gioco con Caldara. L’estremo difensore azzurro si è procurato un grosso taglio sull’arcata sopraccigliare e deve uscire anzitempo per Meret; il portiere colombiano si è reso protagonista di un bell’intervento (l’unico nella prima frazione) su un tiro radente dal limite dell’area di Gomez. Buone capacità di gestione e giro palla ragionato per la compagine azzurra che sembra soffrire davvero poco l’imprevedibile banda Gasperini. Al Gewiss Stadium, dunque entrambe le squadre si difendono egregiamente concedendo poche possibilità alle batterie d’attacco. Nella ripresa, fiaccata la resistenza del Napoli, l’Atalanta – trascinata dal suo capitano – ha preso in mano la partita e riesce a indirizzarla verso un 2-0 meritato per come ha interpretato la seconda parte di gara. Volendo analizzare su come la Dea si pone in campo, non si può non notare la grande preparazione atletica del team orobico, che intelligentemente hanno sfruttato gli spazi lasciati da un Napoli anche senza idee, eccezion fatta per un volitivo Zielinski. Grazie a questo risultato, l’Atalanta blinda il quarto posto, mentre il Napoli abbandona le ultime speranze di rimonta nei confronti proprio del team lombardo che allunga a più 15 dai partenopei.

 

Gomez accende l’Atalanta, il Napoli si arrende. Top e flop al Gewiss Stadium

NAPOLI 4-3-3:

Ospina 6.5: bravo e sfortunato. Parata importante su Gomez, poi la resa. (30° Meret 6:

Di Lorenzo 6: nel primo tempo non concede nulla a Gosens, nella ripresa è colto da buonismo e dà libero arbitrio al laterale tedesco.

Maksimovic 5: non può reggere il confronto in velocità con Zapata, soffre maledettamente gli inserimenti di Pasalic,

Koulibaly 6: non concede nulla all’ex compagno Duvan, guida la difesa molto bene, soprattutto nella prima frazione. Due errori di valutazione, tutti dalla zona mancina, condannano la sua squadra. Quando infuria la tempesta, è l’unico a restare freddo.

Mario Rui 5: spesso si lancia all’assalto a testa bassa, una finta, un’altra. Fa più confusione che altro.

Fabian Ruiz 5.5: un passo indietro rispetto alle ultime (esaltanti) uscite. Ha anche sul groppone l’errore di valutazione in occasione del vantaggio orobico.

Demme 6: l’ex Lipsia non si discute, anche in giornate grigie come questa. Garantisce equilibrio (73° Lobotka 6: nulla di trascendentale, conferma )

Zielinski 6.5: qualche idea e pericolosità al tiro. L’unico che ci prova davvero.

Politano 4.5: evanescente, partita da dimenticare. E in fretta… (73° Callejon 5.5: entra forse nel momento peggiore, quando l’Atalanta gira e il Napoli è più alla ricerca disperata di un gol che dia senso ad una gara segnata)

Mertens 5.5: paga la piattezza della manovra, riceve pochissimi palloni e quei pochi non li tramuta in oro (57° Milik 5.5: malinconico, assorto nei suoi pensieri. Qualche sponda, un gol annullato, nulla più)

Insigne 5.5: il capitano  (58° Lozano 6: Gattuso lo manda in trincea a battaglia quasi perduta. Si dà da fare (la sua velocità è impressionante), ma non incide)

Allenatore Gattuso 6: nonostante una buona organizzazione di gioco e l’ottimo possesso palla, paga doppiamente le disattenzioni difensive della sua retroguardia e la scarsa vena dei suoi attaccanti.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini 6; Caldara 6 (72° Palomino 6), Djimsiti 5.5 (81° Hateboer sv), Toloi 6.5 (89° Sutalo sv); Castagne 6.5, de Roon 6, Freuler 5.5, Gosens 7; Gomez 8 (88° Muriel sv), Pasalic 7 (Tameze sv); Duvàn Zapata 5.5. Allenatore Gasperini 6.5.

foto: rete internet