La gara al San Paolo contro il Chievo per non perdere terreno in classifica, inseguendo una Juventus bruttina e cinica. La partita con i veneti è vista anche come la grande occasione per dimenticare il pareggio contro il Genoa, che ha lasciato scorie nucleari nell’ambiente.
Il Napoli continua a far valere la “legge di Fuorigrotta”, dove ha centrato nove successi di fila in campionato, eguagliando il record delle nove vittorie consecutive datato 1990. Quell’anno fu scudetto.
Maurizio Sarri ritrova i 3 punti e con essi il buonumore. Ed è arrivato (finalmente) anche il sorriso di Manolo Gabbiadini, autore del gol che sblocca il Napoli e se stesso dopo un periodo buio; ha da festeggiare anche il capitano Marek Hamsik, che centra il centesimo gol in maglia azzurra e mette al sicuro – dopo un solo tempo – la gara contro i clivensi. 2-0 il finale, promossi tutti.
NAPOLI
REINA: impegnato essenzialmente durante la ripresa; risponde sempre “presente”, anche fuori dalla sua area. 6
MAGGIO: tanto cuore e spinta sulla fascia di competenza. Il buon vecchio Christian ha ancora tanto da dare a questo Napoli. 6.5
ALBIOL: non si lascia sfuggire alcunché. Preciso, duro quanto basta e marcature che rasentano la perfezione. 6.5
KOULIBALY: concede un solo tiro ad Inglese al minuto 78. Legge in anticipo e risolve con eleganza e potenza tutte le situazioni. 7
GHOULAM: sforna una quantità infinita di cross, la condizione va via via migliorando e l’intesa coi suoi compagni di fascia è al top. 6.5
JORGINHO: gioca e manovra il pallone ad un solo tocco: prova immune da macchie, ma non è lucidissimo. 6
Dal 70’ ALLAN: generoso come sempre, dà una mano ai compagni nella gestione del risultato acquisito. 6
ZIELINSKI: corre a pieni polmoni, niente mirabilie: solo concretezza nella posizione che il mister gli sta cucendo addosso. 6.5
HAMSIK: praticamente imprescindibile. Si carica la squadra sulle spalle e la conduce alla vittoria timbrando il suo centesimo gol in maglia azzurra. Il Chievo gli porta bene: il suo esordio, datato 20 marzo 2005, fu proprio contro i veronesi. Da allora, la sua cresta non si è più abbassata. 7.5
CALLEJON: regala sempre intraprendenza, sacrificio e voglia di stupire al suo pubblico, anche se (ormai) lo spagnolo ex Real non fa neanche più notizia. Corre, apparecchia e stavolta non segna, ma è sempre uno dei migliori del Napoli. 7
INSIGNE: ogni tanto esagera con dribbling e contro-dribbling, ma è un bel vedere quando fa girare la palla. Intelligente l’assist ad Hamsik per il gol che ha messo in ghiaccio la gara. 6.5
Dall’80’ MERTENS: ha l’argento vivo addosso, nonostante i pochi minuti in campo. A volte pasticcerà pure palla al piede, ma quando hai un giocatore in grado di saltare l’uomo come lui, non puoi che tenertelo stretto. 6.5
GABBIADINI: il gol è una perla. Ma soprattutto un’iniezione di fiducia. Esce tra gli applausi che il suo pubblico mai gli ha fatto mancare. 6.5
Dal 64’ MILIK: con esperienza e furbizia, il ventiduenne polacco congela una gara già chiusa giocando di sponda, senza la frenesia di cercare la gioia personale. 6
SARRI: non stravolge (quasi) niente, per un’ora incarta il Chievo con la sua ineffabile organizzazione di gioco e con la predisposizione dei suoi uomini al bel calcio. Quando i veneti avranno un accenno di reazione d’orgoglio ci penseranno i “mastini” della difesa a togliere tutte le falle abbozzate dagli attaccanti in maglia gialloblu. Cinque vittorie e due pareggi stagionali. Zero sconfitte. I numeri promuovono a pieni voti mister Sarri. 6.5
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): SORRENTINO 6; CACCIATORE 5 (63’ IZCO 6), DAINELLI 5.5, CESAR 5.5, GOBBI 5.5; HETEMAJ 6, RADOVANOVIC 6, CASTRO 6.5; BIRSA 6 (63’ DE GUZMAN 6); MEGGIORINI 5 (58’ FLORO FLORES 5), INGLESE 5. ALL: MARAN 6.
FOTO: CESARE ABBATE/ANSA
