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“Quando testa non è serena, cuore e gambe non rispondono”, avrebbe sentenziato il compianto Vujadin Boskov.
Questa – in sintesi – l’analisi della gara affrontata dal Napoli contro il Palermo. Un punto prezioso per i siciliani, un pari che sa di beffa per gli azzurri.
Benitez paga lo scotto di una condizione psico-fisica precaria e di un pubblico ormai stanco e sfiduciato per le ultime (mediocri) uscite. La sfortuna e le ormai solite disattenzioni difensive hanno giocato un ruolo fondamentale: passato in vantaggio (sul 2-0) in maniera rassicurante e con una certa veemenza grazie alle reti di Koulibaly e Zapata, i partenopei si fanno raggiungere fino al pari del Mudo Vazquez, vera sorpresa di questo inizio stagione per i rosanero di Iachini. Ma il gol del parziale 1-2 dell’esordiente bomber dell’Under 21 Andrea Belotti non è rimasto isolato: dopo l’illusorio gol di Callejon (bello il passaggio dell’ottimo Gargano), il Gallo stende il Napoli siglando il gol del definitivo 3-3 con un colpo da cecchino (da segnalare anche un suo palo con Rafael battuto).
Un cupo Benitez alla stampa ha poi spiegato che: “senza serenità è tutto più difficile, manca equilibrio e quella di Sassuolo sarà una tappa fondamentale per il prosieguo del campionato”. Il Mister iberico ha proprio ragione: domenica (ore 12:30) il Napoli cercherà di ritrovare le certezze smarrite, e soprattutto la spensieratezza delle prime giornate dello scorso anno, quando totalizzò 12 punti su 12 nelle prime 4 gare. Oggi sono appena 4 i punti in altrettante partite, e Sassuolo (galeotto fu il pari del San Paolo, che fermò gli azzurri) sarà di nuovo il crocevia di un inizio di stagione quanto mai difficile.
foto: rete
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