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Il Napoli non sa più vincere e segnare: anche con la Fiorentina finisce senza reti

Il Napoli non sa più vincere, e nemmeno segnare. Le speranze degli azzurri oggi pomeriggio si sono spente sul palo colpito da Zielinski nella ripresa lasciando l’amaro in bocca ad una tifoseria intera che all’indomani dei pareggi di Inter Juventus e Roma già pregustavano contro la Fiorentina la vittoria che avrebbe ridato nuove energie ad un gruppo che appare spento oltre che il primato in classifica. Non è andata come in tanti speravano, con la Viola è arrivato l’ennesimo pareggio che serve a poco, con l’Inter che rimane da sola al primo posto e che ringrazia sentitamente Sarri e i suoi ragazzi che ormai da troppe gare non riescono a produrre azioni da gol e vittorie. C’è delusione al 90′, la Fiorentina ha fatto la propria gara senza pensare troppo a produrre troppo, è evidente ormai che il Napoli non è quello che ha entusiasmato ad inizio stagione, serve adesso cercare di ricaricare le batterie con gli impegni di coppa che riprenderanno a febbraio.

Calendario non impossibile: Quello che conforta e lascia qualche speranza per il proseguo della stagione è la tenuta della difesa (anche se la coperta appare sempre corta) e il fatto che nei prossimi impegni fino al giro di boa in campionato le avversarie da affrontare non sono irresistibili. Bisognerà a questo punto stringere i denti e cercare di fare filotto con Torino Samp e Crotone ad arrivare al giro di boa attaccate alle prime. Poi il resto dovrà farlo la società con un mercato di gennaio da protagonista: servono elementi freschi per non gettare al vento questa stagione che era cominciata nel migliore dei modi e che adesso si sta complicando. Sarri ha fatto capire a più riprese di non vedere buona parte della rosa che ha a disposizione, spremendo al massimo i ‘totolarissimi’ che adesso sembrano sulle gambe. Poi è evidente che chi arriva al San Paolo giochi in un certo modo, con il pensiero rivolto quasi esclusivamente alla difesa e con gli azzurri che vanno in evidente difficoltà.

San Paolo carico: Si respira finalmente una bella atmosfera a Fuorigrotta, con i 45 mila tifosi partenopei che sfidano il freddo gelido di questa domenica di dicembre e chiedono a gran voce il successo alla squadra dopo le due sconfitte consecutive tra campionato e coppa per riprendere la marcia trionfale di inizio stagione. Lo stadio sembra unito e compatto con i ragazzi: si capisce bene che l’opportunità è ghiotta e serve rispondere alle avversarie con un solo risultato da ottenere. La vittoria. Applausi e cori di sostegno all’ingresso in campo e alla lettura delle formazioni, Napoli dimostra ancora una volta che crede allo scudetto e che la mancata qualificazione agli ottavi di Champions non ha condizionato per niente l’ambiente. Vincere e convincere, dunque, l’imperativo azzurro, anche se non è affatto facile perchè di fronte c’è un avversario tutt’altro che facile da affrontare.

Mario Rui e Zielinski dal 1′: Tutto come previsto alla vigilia del match con i viola in chiave schieramento iniziale in casa Napoli, con un solo cambio effettuato da Sarri (che continua dritto per la sua strada affidandosi quasi esclusivamente ai ‘fedelissimi’) nella formazione anti Fiorentina e Zielinski schierato nel tridente offensivo al posto di Insigne; corsia difensiva di sinistra affidata a Mario Rui con Hysaj che può tornare così al suo posto sulla destra; per il resto tutto nella ‘normalità’ con i titolarissimi regolarmente in campo – Hamsik Jorginho e Allan in mezzo – per cercare di disinnescare l’ostica formazione di Pioli. Non ascolta le critiche il mister partenopeo al quale molti chiedono di ruotare maggiormente la rosa, si va invece sulla strada della continuità degli elementi per tentare di tornare alla vittoria e riprendere il comando della classifica.

45′ senza gol ed emozioni: Il Napoli comincia bene cerca di imprimere il proprio gioco (Jorginho spreca da buona posizione la palla del possibile vantaggio), ma dopo 10′ di predominio la Fiorentina esce dal guscio e comincia a guadagnare metri mettendo il Napoli in difficoltà soprattutto dalla corsia di destra con Chiesa. Mezz’ora di poco o nulla con leggero predominio viola anche se di vere occasioni da rete non se ne vedono. Napoli bloccato, si avverte tanto l’assenza di Insigne e di Ghoulam sulla corsia di sinistra con Zielinski che fa quel che può ma si accentra più del dovuto lasciando a Mario Rui i compiti di fascia. E in chiave di costruzione di gioco non è certo la stessa cosa rispetto a quando in campo c’è il folletto di Fratta. Nel finale di tempo il Napoli ha una fiammata schiacciando – anche conKoulibaly ed Albiol – la Fiorentina nella propria sedici metri senza però trovare lo spunto giusto.

Il palo frena Zielinski: Nella ripresa il Napoli comincia a testa bassa e sfiora il gol con Zielinski che si divora un gol fatto su splendido assist di Allan. La Fiorentina si difende e riparte molto bene, ma è ancora il polacco ad avere sul piede il pallone del gol (54′) che Sportiello devia sul palo. La partita diventa bellissima con i viola che non riescono ad avere maglie strette nella loro sedici metri ma non rinunciando però a ripartire. E’ assedio Napoli: Hamsik (56′) sfiora il palo con un destro dal limite, la squadra di Sarri adesso alza il ritmo concedendo però sempre qualcosa all’avversario. Colossale palla gol sprecata da Mertens al 70′ a tu per tu con Sportiello, al 73′ Sarri manda in campo Ounas per Zielinski. Allan al 76′ lascia il campo per Rog, all’82’ è Diawara a rilevare Jorginho ma la Fiorentina resiste nonostante l’assedio azzurro.

dal San Paolo Vincenzo Rea