WebNapoli24 - WN24

Il Napoli torna dominatore del San Paolo. Epifania griffata Koulibaly-Callejon, al Verona solo carbone

Il Napoli torna dominatore del San Paolo. Epifania griffata Koulibaly-Callejon, al Verona solo carbone

Ci sono ancora gli strascichi malinconici di quell’1-2 che è costata l’eliminazione dalla coppa Italia che – come spesso accade da queste parti – ha alimentato qualche polemica e mugugno di troppo. Ed ecco che, puntuale come un orologio svizzero, arriva il campionato che cancella quel clima un po’ pesante che si era creato nei dintorni di Fuorigrotta. Dopo la cocente sconfitta contro l’Atalanta, arriva la dimostrazione (l’ennesima) che si può anche cadere ma poi si deve e si può ripartire, insieme, risistemando l’assetto, le idee e la volontà di sorprendere ancora. E ancora. Ripartendo da se stesso. Perché il rischio è dietro l’angolo, e c’è sempre il pericolo di dover fare i conti con un destino talvolta beffardo. Meno diciotto. E i quarantacinquemila del San Paolo (stavolta) possono applaudire convinti i loro beniamini. Tanto Napoli, poca concretezza per un’ora abbondante di gioco. Poi, da calcio d’angolo, Rui si inventa una parabola arcuata che tanto ricorda la stella cometa ed indica la via del gol al magio Koulibaly: 1-0, San Paolo in festa, Hellas rossa di rabbia. In poco meno di quindici minuti arriva il bis: cross perfetto di Insigne che aggira la difesa scaligera, Callejon si inserisce coi tempi giusti e batte Nicolas. Finisce qua. Il Napoli si rialza ancora e si scuote di dosso le zavorre avvertite nelle ultime uscite casalinghe. Appuntamento tra due settimane, a Bergamo contro Gasperini, spauracchio azzurro.

 

NAPOLI

REINA sv: pomeriggio da normale amministrazione.

HYSAJ 6.5: Elseid settepolmoni comincia (e termina) bene tenendo alla larga i suoi dirimpettai, mordendo caviglie e terreno.

ALBIOL 6.5: prestazione attenta e misurata. Di sciabola e fioretto. Se gli avanti veronesi combinano poco o nulla è merito anche suo. Nessun errore registrato. Peccato per la botta presa nel finale che lo costringe anzitempo agli spogliatoi.

85° MAKSIMOVIC sv

KOULIBALY 7.5: chiusure puntuali grazie a un notevole senso della posizione e del dovere. Mette la sua griffe sul successo dei suoi con un’incornata  che batte un Nicolas sino a quel momento impeccabile. Gol che vale oro. Determinante.

MARIO RUI 6.5: buona gara, certificata da un ottimo tiro da corner che vale il punto del (meritato) vantaggio.

JORGINHO 6: passo lento ma posizionamento perfetto. Elementare, pragmatico, coinvolto.

ALLAN 6.5: tarantolato as usual: lotta con grande impegno su tutti i palloni, si propone spesso anche in fase d’inserimento. Picchia e costruisce.

HAMSIK 6: buona prestazione, con alcuni lanci pregevoli, sempre al centro della manovra.

77° ZIELINSKI 6: elegante, dal viso gentile, ma tanto efficace. Gestisce in serenità gli ultimi minuti di un match in archivio.

CALLEJON 7: ha forza e intelligenza tattica, e la gamba giusta. Si incassa fra le spalle e quando attacca fa sempre paura, tornato ai tempi migliori.

INSIGNE 6.5: vede poco area e porta di Nicolas, anche se quando ci prova per poco non fa un gol dei suoi. Prende anche un palo, poi si inventa il cross che libera al tiro Callejon.

87° ROG sv

MERTENS 6.5: gli manca solo il gol. Pochi palloni giocabili, ripulisce e gioca con lungimiranza, ed è sempre al centro della coralità partenopea.

SARRI 6.5: la squadra risponde bene al suo diktat: riconquistare il San Paolo vincendo e facendo spettacolo con la squadra nella sua accezione più autentica. Soddisfatto.

HELLAS VERONA (4-4-1-1) – NICOLAS 6; A. FERRARI 6, CARACCIOLO 5.5, HEURTAUX 6, CACERES 5; ROMULO 5.5, FARES 6, BUCHEL 5, VERDE 5.5 (82° FELICIOLI sv); BESSA 5.5 (77° CALVANO sv); KEAN 5 (58° PAZZINI 6). All. PECCHIA 5.

foto: rete