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Inizio scoppiettante, ripresa da grande. Top e flop della sfida al Ferraris

Nel Monday Night della 22esima giornata di Serie A la Sampdoria ospita il Napoli nel suo fortino. Ranieri sceglie Augello (fuori causa Murru) e Jankto sul lato sinistro, in avanti la coppia di ex azzurri Gabbiadini-Quagliarella. Gattuso conferma Milik al centro dell’attacco, in difesa Di Lorenzo affianca Manolas ed è costretto ad un centrocampo inedito, viste le defezioni di Fabian e Demme.Il Napoli conduce all’intervallo sulla Sampdoria dopo una prima frazione spettacolare: colpo di testa di Milik e raddoppio di Elmas (e lacrime di gioia) in avvio, poi reazione dei padroni di casa in gol (e che gol…) con Quagliarella, Ramirez manca il pari sul palo.  I padroni di casa rimontano dal dischetto con l’altro ex (dal dente un po’ avvelenato) Gabbiadini, ma all’83° Demme riporta definitivamente avanti i suoi. Nel recupero poker di Mertens dopo un’uscita a farfalle di Audero. n classifica, Sampdoria ferma a 20 punti, a +4 sul Genoa terzultimo; il Napoli sale a 30 punti, avvicinandosi alla zona Europa.

 

Inizio scoppiettante, ripresa da grande. Top e flop della sfida al Ferraris

Diamo i voti ai protagonisti della sfida al Ferraris di Genova. Il migliore in campo è un ex aequo Manolas-Demme, bene anche Insigne, Milik ed Elmas. Nella Samp si notano i piedi delicati di Quagliarella e Ramirez, flop Hysaj e Linetty.

 

NAPOLI (4-3-3): 

Meret 6: colpevolizzarlo non si può, subisce due gol imparabili che avrebbe voluto battezzare diversamente.

Hysaj 5.5: bel primo tempo del soldatino albanese, ripresa ballerina, dove scopre spesso il fianco e srotola tappeti ad Augello e Jankto.

Manolas 7: si nota meno dei colleghi goleador, ma fa il suo senza storia e senza subire la fastidiosa presenza di Quagliarella. Ha il grande merito di scoraggiare sempre la Doria quando si passa dalle sue parti… commette il peccato originale su Quagliarella che permette a Gabbiadini di siglare il rigore del momentaneo 2-2.  Una colpa da cui si emenda con umiltà e sacrificio.

Di Lorenzo 6.5: altro terzino che va a fare il difensore, altro ragazzo che non perde mai la bussola e non si fa impaurire dalla situazione, ma anzi gioca con calma e abnegazione.

Mario Rui 6: tiene a bada la temperatura del sangue, che per natura gli ribolle, è rude quando serve. Si innervosisce con furbizia, quando La Penna non lo tiene a vista.

Elmas 6.5: ha talento, gamba, idee. E il vizietto del gol: il primo in maglia azzurra, dopo tanto penare. E sono lacrime, di gioia (stavolta) Esce stanchissimo.

79° Politano 6: buona volontà e applicazione in questi – convulsi – spiccioli di gara d’esordio.

Lobotka 6.5: nel primo tempo corre e lotta da solo, mentre i suoi si divertono a giocare di fino. Finisce per amministrare le energie nella ripresa: un’ora da professore, poi via via si spegne un po’ e Gattuso fa entrare il suo alterego italo-tedesco.

61° Demme 7: il primo gol in A è il sigillo a una grande gara. Davanti alla difesa non sbaglia niente e con il mancino vincente regala Napoli tre punti di platino. Dà il contributo di energie che serviva.

Zielinski 6: non ha l’intensità dei giorni migliori, ma incide quando conta. Non tantissime cose, ma quasi tutte buone: morsi qua e là per tenere la Doria con la cresta bassa. Un mastino. Gol (giustamente) annullato.

Callejon 6: molto nasce dalla sua parte, dal suo martellare. La sua fame agonistica non finisce mai, sembra sazio dal punto di vista realizzativo.

72° Mertens 7: l’approccio, come consuetudine, è quello giusto: qualità non fine a se stessa e pure degli inserimenti interessanti. Sul personalissimo taccuino un gol che porta la sua griffe.

Milik 6.5: non dà mai la sensazione di essere satollo, della Samp potrebbe farsi una scorpacciata tutta nel primo tempo, tre volte di testa. Centravanti di lotta e di posizione, dà una grossa mano a far risalire i suoi.

Insigne 7: legge le fragilità dei centrali blucerchiati, paradossalmente frena un po’ quando potrebbe aggredire di più la porta, però corre più degli altri anche in soccorso difensivo.

ALL. Gattuso 7: fa giocare quasi sempre gli stessi, ma ha lucidità per capire che poi servono forze nuove e anche diverse: fa i cambi giusti e gli va anche bene nei momenti delicati. Tre punti di platino in una partita scientemente speculare con Ranieri. Il suo Napoli è squadra a tratti bella, ma anche ricca di spirito. Al sacrificio, per intenderci.

SAMPDORIA (4-4-2): Audero 5; Thorsby 5.5, Tonelli 5.5, Colley 6, Augello 5.5; Ramirez 7 (68° Maroni 5.5), Linetty 5, Ekdal 5, Jankto 5.5 (79° Vieira 5); Quagliarella 7 (75° Bonazzoli 5), Gabbiadini 6. ALL.: Ranieri 6.5.

foto: rete internet