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Koulibaly, notte magica. Napoli impagabile, tabù Juve sfatato

Koulibaly, notte magica. Napoli impagabile, tabù Juve sfatato

Dai nove punti da recuperare sulla Juventus prima della classe al meno uno, nel ristrettissimo spazio di una settimana. La Juventus ha visto le sue certezze incrinarsi, il Napoli (con la sua fame) ne approfitta. Sostenuti da un migliaio di tifosi a seguito della riapertura del settore ospiti, gli azzurri sono riusciti a convertire questo incredibile entusiasmo in una vittoria meritatissima. Significa maturità, crescita di personalità, significa che stanotte il Napoli ha avuto la conferma di essere padrone del proprio destino, delle proprie paure. E di poterle superare. Basta metterci testa, oltre che cuore.

NAPOLI

REINA 6: il disoccupato che non t’aspetti. La Juventus non tira mai in porta, una deviazione fortuita di Albiol su punizione di Pjanic quasi lo punisce, ma il pallone sbatte sul suo palo mancino. Un buon presagio.

HYSAJ 7: bravo da terzino ad arginare le folate poco razionali della Juventus, bravo anche in fase di spinta.

ALBIOL 7: stronca sul nascere qualsiasi iniziativa bianconera. Sbianchetta Higuain. Concentrato.

KOULIBALY 7.5: come Albiol, gioca una partita impeccabile. A prescindere dalla scarsa vena juventina. E poi un gol che vale oro, oltre che tre punti. Decisivo, è la sua notte.

MARIO RUI 7: nel Napoli sarrista, i terzini sono pregati di avanzare con giudizio, quando si creano le condizioni. Rui è attento e irruento al punto giusto, tanto a squarciare la Juve sui fianchi ci pensa Insigne.

JORGINHO 7: il centrocampo è una delle chiavi di lettura di Sarri. Non c’è il regista unico, tutti sono registi e sanno giocare il pallone come Dio comanda. L’italo-brasiliano ha la password, i suoi colleghi un’ottima connessione.

ALLAN 7: di sciabola e fioretto. Con le buone o le cattive neutralizza tutti. Forte, fortissimo, ma la forza non è la sua unica cifra. Ha senso geometrico e sa tenere bene il timone. Bentornato, gladiatore.

79° ROG sv

HAMSIK 6.5: a lungo uno dei più vivi. Crea, tira, sessantasette minuti di buone cose. Ne ha viste di tutti i colori in tanti anni di Napoli e non si perde mai d’animo, accettando anche un lavoro part-time. Purché la sua squadra vinca.

67° ZIELINSKI 6.5: una certezza per qualità e temperamento. Solido e continuo almeno quanto Hamsik è intelligente ed estemporaneo. Gioca con buona velocità di pensiero, sporca i guanti di Buffon con un tiro velenosissimo.

CALLEJON 7: arma tattica e talismano di questo Napoli che riesce anche a segnare dai tiri da fermo. Terzo cioccolatino consecutivo. Dopo i due barbudos Albiol e Tonelli, consegna un assist da corner anche al guerriero d’ebano Koulibaly. Poi s’amministra, e bene, visto che è in riserva.

MERTENS 5.5: sembra vivace, si muove in orizzontale ma è un po’ spuntato nei triangoli stretti con Insigne. E finisce chiuso nella morsa.

61° MILIK 6: il suo ingresso porta centimetri e vigore al reparto. Lottatore indomabile, tenta scambi d’autore coi compagni e battaglia con i giganti difensivi bianconeri.

INSIGNE 7: leggero e veloce, si muove con grazia e annusa le difficoltà di una difesa appannata e nervosa rosicchiandola ovunque. Tocchi significativi, anche di ramazza.

SARRI 8: buona organizzazione difensiva, ma anche coraggio e idee. Il suo Napoli coniuga infatti qualità e organizzazione, quantità e creatività. Non c’è corsa che vada sprecata, non c’è gesto tecnico che non goda di copertura. “Fino al Palazzo” ci si arriva così.

JUVENTUS (4-2-3-1) – BUFFON 6.5; HOWEDES 5.5, BENATIA 5, CHIELLINI sv (11° LICHTSTEINER 5.5), ASAMOAH 6; PJANIC 6; KHEDIRA 5.5; DOUGLAS COSTA 5.5 (71° MANDZUKIC 6), DYBALA 4.5 (46° CUADRADO 5.5), MATUIDI 6; HIGUAIN 4.5. All: ALLEGRI 6.

Foto: rete internet