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La Juve può cucirsi lo scudetto addosso, il Napoli affonda la Samp

La Juve può cucirsi lo scudetto addosso, il Napoli affonda la Samp

Una sfida tra deluse. Per motivi diversi, certo, ma in quel di Marassi sembra proprio questo il plot del match tra il Napoli e la Sampdoria. Prevale la voglia di non lasciare altri punti per non macchiare il finale di una stagione importante. Dopo la pesante sconfitta di Firenze e il pari casalingo con il Torino, il Napoli non crolla e fissa il suo nuovo obiettivo, stasera anche conquistato: vittoria e record di punti ottenuto. Il Napoli batte infatti 2-0 la Sampdoria e trova la sua quattordicesima vittoria in trasferta. Risultato strameritato per la squadra di Maurizio Sarri, che ha sbloccato prima la gara con una magia di Milik e l’ha chiusa poco dopo con il colpo di testa di Albiol. Nonostante i soliti cori beceri, nonostante gli errori marchiani del signor Gavillucci da Latina. La matematica però, anche lei stavolta, mette fine al sogno azzurro: il pareggio della Juventus a Roma decreta la squadra bianconera per la settima volta Campione d’Italia, ma resta comunque per la compagine partenopea una stagione da record per società e i tifosi (anche se non mancano i rimpianti).

NAPOLI 

REINA 6: un solo intervento, ma decisivo, sul tiro di Praet dalla distanza. Pepe conferma un buon ricordo ai suoi tifosi.

HYSAJ 6: si limita a tenere la posizione con ordine senza strafare.

ALBIOL 7.5: chiusure pulite senza affanni e pure un gran gol che chiude le ostilità.

KOULIBALY 7.5. comanda e si muove con personalità nel cuore della difesa e oltre.

MARIO RUI 6.5: non è Garrincha, si sa. Un serpente sotto il sasso, sputa veleno (e un assist al bacio per Albiol) quando deve.

JORGINHO 5.5: regia buona a tratti. E non è la gara ideale per il tic e toc: ha i piedi per dare la sterzata ma gli manca la giusta resistenza per interpretarlo in condizioni avverse.

ALLAN 6.5: solito trottolino fastidioso con i suoi continui su e giù a ripulir palloni. Tosto e combattivo il giusto, e anche l’assist per Milik.

81° ROG sv

ZIELINSKI 6: gamba tonica, parte veloce e tiene i ritmi alti. Tenta anche il tiro, poi si perde un po’.

CALLEJON 5.5: primo tempo molto largo e attento ad accentrarsi senza troppa fortuna. Nella ripresa calcio rapido e più sostanza nei calci da fermo. Fa notizia il cambio anticipato.

67° HAMSIK 6: ancora da subentrante, ma ingresso importante. L’illuminazione rabbiosa e a volte cieca c’è praticamente sempre. 500 in azzurro da leone.

INSIGNE 6: luci e ombre. A volte resta fuori dal gioco, sbaglia un gol clamoroso e sembra egoista. Poi si accende e si mette a inventare, nonostante il terreno pesante.

MERTENS 6: fatica a trovare spazi e i movimenti giusti. Chiede conto a Gavillucci che gli annulla un gol sacrosanto perché la deviazione di Andersen lo tiene in gioco.

71° MILIK 7.5: impatto devastante sul match: si inventa da solo il guizzo che spacca la partita con la sua “bacchetta magica”. Che bravo, Arek!

SARRI 6.5: ordine tattico di primo livello, tecnica sopraffina nonostante le condizioni precarie del terreno di gioco. Tanti rimpianti, il suo Napoli tradito dalla sua stessa perfezione.

SAMPDORIA (4-3-1-2) – BELEC 6; BERESZYNSKI 5.5, ANDERSEN 5, G. FERRARI 5.5, REGINI 6 (81° STRINIC sv); TORREIRA 6, PRAET 5.5, LINETTY 6;RAMIREZ 6; CAPRARI 5 (71° ZAPATA 5.5), KOWNACKI 6 (87° R. ALVAREZ sv). All: GIAMPAOLO 6.

Foto: MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images