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La legge di Gonzalo – Nella prima sconfitta del Napoli c’è la mano di Higuain. Top e flop di Napoli-Juventus 0-1

La legge di Gonzalo – Nella prima sconfitta del Napoli c’è la mano di Higuain. Top e flop di Napoli-Juventus 0-1

E alla fine arriva lui. Una sentenza, una punizione. Forse troppo pesante per il Napoli. La sfida delle sfide nella super-cornice di Fuorigrotta, termina nel peggior modo possibile: parafrasando il pensiero “murphologico”, Higuain mette mano (e piede) sui possibili mali del Napoli e dopo meno di un quarto d’ora lo punisce. Poi difesa bianconera a oltranza, il Napoli attacca con il campo in discesa, però nonostante lo straripante possesso palla e il netto governo del gioco non arriva mai la giocata che consente il pareggio (ai punti anche meritato) ai padroni di casa. Niente da fare: la squadra di Sarri perde la prima gara del campionato, ma resta prima in graduatoria a 38 punti; la Juventus accorcia la distanza dalla vetta, portandosi a una lunghezza dalla squadra azzurra. L’Inter domenica contro il Chievo avrà la ghiotta opportunità di andare da sola in vetta al campionato. “Se qualcosa può andar male…”

NAPOLI

REINA 6.5: fulminato da Higuain dopo averlo limitato al 4° minuto nella sua prima incursione e tentativo di scavetto. Si esalta da campione su Matuidi ed evita il 2-0 ospite.

HYSAJ 6: prova sufficiente, anche se sarebbe potuto essere più convinto e incisivo. Limita i suoi dirimpettai, ma resta inconcludente.

ALBIOL 5.5: qualche errore di posizione, non scala sul gol di Higuain e sbaglia una serie di passaggi velenosi. Non è lui.

KOULIBALY 5.5: sbanda in area al cospetto del suo ex compagno argentino, poi gli prende le misure. Troppo tardi, però.

MARIO RUI 6: prosegue il cammino verso la condizione migliore; deve controllare più che altro Douglas Costa, e se la cava con alterna fortuna perché il brasiliano è in serata. Il resto scorre liscio, come l’olio. Poi si arrende alla stanchezza.

dal 76° MAGGIO 6: difficile da giudicare, perché entra in una fase calda e nervosa del match. Nella tela della trequarti juventina fa il suo. Comunque utile.

JORGINHO 6: gamba meno lucida del solito, fatica un po’ sulle percussioni bianconere nate sull’asse Pjanic-Douglas Costa.

ALLAN 6: si batte con puntiglio ma senza costrutto, perché il mestiere del frangiflutti lo conosce bene; tuttavia, non riesce ad emergere.

dal ZIELINSKI 5.5: premessa: deve imporsi in una posizione non sua. Si arrangia come può, ma resta anonimo.

HAMSIK 5.5: sacrificio e chilometri macinati, senza guizzi perché resta quasi sempre fuori dal vivo della manovra.

CALLEJON 5: pause e rincorse. Stop e poi affondi che tagliano le fasce. Però tanta imprecisione, senza la fame atavica delle prime giornate.

INSIGNE 6: tiene palla e dà profondità. È il più pericoloso e impreciso degli azzurri. Del resto, i tiri sono tutti suoi…

dal 76° OUNAS 6: non giocava da un po’. Inizio al pepe, poi la ruggine viene fuori inesorabile.

MERTENS 5: pencola al centro, senza costrutto, ingabbiato nella morsa di Chiellini e Benatia. Troppo spalle alla porta, poca intesa coi compagni.

SARRI 6: si presenta col suo undici migliore, nonostante qualche elemento stia attraversando qualche annebbiamento. Non ricava dai suoi uomini iniziative, sicurezza, occasioni nitide. C’è possesso, quello sì. Ma è fine a se stesso.

JUVENTUS (4-3-2-1) – BUFFON 6.5; DE SCIGLIO 6 (84° BARZAGLI sv), BENATIA 6.5, CHIELLINI 6; ASAMOAH 6.5; KHEDIRA 6 (67° MARCHISIO 6), PJANIC 6.5, MATUIDI 6.5; DYBALA 6, DOUGLAS COSTA 7 (78° CUADRADO sv); HIGUAIN 7. All: ALLEGRI 6.

foto: rete internet