WebNapoli24 - WN24

L’abbiamo gettata noi: finisce il sogno Champions!

naplazUn vero peccato, Napoli – Lazio di stasera rappresenta la cartina di tornasole della stagione azzurra: sprechi in avanti, errori grossolani in difesa, cali di concentrazione costanti e lacune su tutti i fronti. La Lazio con tre tiri in porta fa quattro gol e vince la partita guadagnandosi (si fa per dire) i preliminari Champions. La sconfitta è sicuramente immeritata ma sta di fatto che la stagione azzurra adesso è ufficialmente fallimentare: fuori dall’Europa che conta, coppa Italia ed Europa League fallita, le tinte sono più scure che chiare nei titoli di coda del 2014-2015. Quella di stasera era la gara della verità, il match da dentro o fuori:  i 90’ dopo la sconfitta con la Juventus per gli azzurri sembravano rappresentare il semplice congedo da un anonimo campionato, invece la vittoria nel derby della Roma aveva ridato speranza ai ragazzi di Benitez. Adesso con un successo il terzo posto non poteva sfuggire. Ma il Napoli le gare che contano le ha quasi sempre fallite e stasera non ha cambiato purtroppo rotta. Benitez si congeda dal calcio italiano e dall’esperienza azzurra con un quinto posto mediocre, la squadra in un biennio non è cresciuta e – complice una strategia societaria pessima – ha fallito tutti gli obiettivi finendo per due anni lontana dal vertice in serie A. Il San Paolo in avvio ha ricordato il Petisso (lutto al braccio per il Napoli e minuto di raccoglimento all’ingresso in campo), la curva A ha contestato ADL, la B ha risposto con uno striscione per Pesaola: chiamiamole divergenze di opinioni e priorità. Il match comincia con gli azzurri in avanti e la Lazio pronta a sfruttare le enormi zone del campo lasciate sguarnite. Albiol e Koulibaly danno un saggio delle loro ‘qualità’ facendo rabbrividire in più circostanze il pubblico del San Paolo con disimpegni che solo per caso non vengono intercettati dagli attaccanti laziali: il Napoli in questa stagione ha preso gol a grappoli e la spiegazione è tutta li. In ogni caso la gara rimane spigolosa, i ciociari in amaranto si aggrappano a Candreva e Felipe Andeson, sul nostro versante Mertens e Callejon sugli esterni tentano di scardinare la retroguardia di Pioli. Al 23’ è proprio lo spagnolo – su precisa imbeccata di Higuain – a fallire un gol fatto a tu per tu con Marchetti che ringrazia gli dei del pallone. Anche stasera Napoli bello in avanti ma disastroso in difesa, i capitolini pensano più a difendere che ad offendere ma alla prima occasione (alla mezz’ora) Parolo estrae dal cilindro il destro dal limite che impallina Andujar che si fa trovare impreparato. La dura legge del calcio che non perdona: gol mancato, gol subito. Allo scadere di tempo raddoppia Candreva sull’ennesimo regalo di Koulibaly: cala il freddo sul San Paolo e i fischi dei tifosi azzurri si abbattono sulla squadra appassita. Ripresa: subito Gabbiadini per uno spento Inler, la riapre al 55’ Higuain su assist di Callejon. Un minuto dopo sul tiro di Mertens miracolosamente salva la retroguardia laziale, il San Paolo si rianima e una flebile speranzella torna a far battere il cuore dei tifosi. La gara sembra cambiare, il Napoli crede nella remuntada, Parolo per doppio giallo si guadagna la doccia anticipata e Fuorigrotta diventa una bolgia. Resta da abbattere il fortino biancoceleste: al 64’ la speranza si concretizza con il doppio Pipita che fa 2-2, resta l’ultimo sforzo! Sale in cattedra Hamsik che, seppur dalla linea mediana, ci mette testa e piedi buoni dando più equilibrio ad una squadra che finalmente morde le caviglie dell’avversario. Ghoulam al 70’, per eccesso di foga, si fa espellere (anche per l’algerino doppio giallo) e raggiunge Parolo negli spogliatoi. Rocchi non aspettava altro! A 15’ dalla fine l’ennesima svolta della gara: rigore per il Napoli, Pipita va sul dischetto ma spara alto! Mertens per Insgne, la Lazio in contropiede (su presunto fallo su Hamsik) si porta in avanti con Onazi. Poi nel finale, quando gli azzurri perdono la testa, Klose – entrato da poco – porta a 4 le reti per i ciociari e match che si chiude nel peggiore dei modi. Entra anche Duvàn ma la sostanza non cambia. Addio Champions, rimane l’Europa League come traguardo continentale per la prossima stagione.

dal San Paolo Vincenzo Rea