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Lazio dei record e Napoli con la legge di Murphy addosso. Top e flop all’Olimpico

La squadra più in forma contro quella più in crisi. Paradossi della storia di questo girone d’andata giunto al termine. I paradossi possono nascere all’interno di una teoria, ne mettono in evidenza i limiti, i tabù e le contraddizioni. La Lazio che spegne 120 candeline non vuole fermarsi e insegue la decima vittoria consecutiva in Serie A dopo aver conquistato in terra araba la Supercoppa nazionale: sarebbe la striscia migliore di sempre del club. Ma attenzione: Inzaghi non ha mai battuto il Napoli da quando allena le aquile biancocelesti. Il gruppo azzurro punta a rialzare la testa dopo il ko interno contro l’Inter e nelle ultime sei uscite all’Olimpico ha sempre battuto i biancocelesti. Paradossi, si diceva. E legge di Murphy (andare a vedere alla voce). Decima vittoria consecutiva dei capitolini che salgono a quota 42 punti (con una gara ancora da recuperare contro il Verona). Decide la rete di Immobile nel finale, propiziata da un “suicidio” di Ospina. Ancora sconfitto il Napoli, fermo a 24 punti: una squadra da recuperare che cancella la memoria. Non basta un buon secondo tempo, con il palo di Zielinski. Se una cosa può andar male…

Diamo i voti ai protagonisti del match dell’Olimpico di Roma: il migliore in campo è Strakosha, Hysaj e Insigne non demeritano. Ospina kamikaze, diesel Luis Alberto.

Pagelle

LAZIO (3-5-2): Strakosha 7; Luiz Felipe 5.5, Acerbi 6, Radu 6; Lazzari 6.5, Milinkovic-Savic 6, Lucas Leiva (80° Berisha sv), Luis Alberto 6.5 (91° Jony sv), Lulic 6; Caicedo 5 (64° Cataldi 6), Immobile 6.5. All: S. Inzaghi 6.

NAPOLI (4-3-3):

Ospina 4.5: si lancia nelle uscite come un kamikaze. Ed in questo modo anticipa tutti, compagni e avversari. “Scoppia” nella maniera peggiore, dopo uno sciagurato dribbling su Immobile.

Hysaj 6.5: Immobile lo fa sudare, lui non demerita e spinge con costanza e lucidità.

Di Lorenzo 5.5: sempre attento, che dalle sue parti arrivi Immobile o Caicedo. Sfortunato nel deviare con lo stinco il pallone destinato in porta di Re Mida Immobile.

Manolas 6: ci mette corsa e grinta, con Immobile è un duello esaltante che vince sempre lui. O quasi…

Mario Rui 5.5: ci prova in continuazione a spingere, ma deve tenere a bada Milinkovic e spesso il piede non lo accompagna.

Allan 6: moto perpetuo. Nel primo tempo si sistema su Luis Alberto, lotta con grande agonismo e rende inoffensivo l’avversario. Si concede anche qualche uscita da applausi. Nella ripresa soffre la crescita del dirimpettaio spagnolo.

(84° LLorente sv)

Fabian Ruiz 5: continua il momento no. La sua azione non sempre è lucida e spesso costringe i compagni ad un lavoro supplementare per coprirne la lentezza. Nella ripresa un po’ meglio, ma è troppo poco.

Zielinski 6: ispirazione a tempo. Rincorre nella prima frazione, poi cerca di costruire nella ripresa. Coglie un palo clamoroso che avrebbe meritato il gol.

Callejon 5: toreador imbolsito. La brillantina resta, la stoccata vincente no. Non certo una prestazione di livello.

(88° Elmas sv)

Milik 5: la cavalleria zoppa. Arek stasera non migliora l’attacco, in parte lo intasa. Pennellone spuntato.

Insigne 6.5: stakanov a tutto campo: crea tre occasioni, perde anche tanti palloni. Ma in ogni occasione c’è.

(91° Lozano sv)

All: Gattuso 6: l’ha preparata bene. Con mezza squadra rotta fa quel che può. Meglio forse spendere prima Lozano per un evanescente Callejon. Mancano invenzioni, non voglia.

Foto: rete internet