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Luci e rabbia a San Siro nel fotofinish. La vince Spalletti con gli uomini in panchina

Luci e rabbia a San Siro nel fotofinish. La vince Spalletti con gli uomini in panchina
Si accendono le luci a San Siro. Stavolta quelle natalizie, per il primo storico Boxing Day del nostro campionato. A far da cornice, una classica del nostro calcio, un match da brividi, tra seconda e terza in graduatoria, mentre la Juve conserva la sua imbattibilità a Bergamo. Spalletti e Ancelotti, Icardi ed Insigne. Gara tattica e divertente per lunghi tratti. I cori beceri? Meglio soprassedere. Icardi direttamente da calcio d’inizio prova a sorprendere Meret, Hamsik deve arrendersi quasi subito. Nerazzurri più propositivi nella prima frazione, la ripresa è a tinte azzurre. Succede tutto negli ultimi, incandescenti, minuti: il signor Mazzoleni espelle un gladiatorio Koulibaly con un doppio giallo in successione, per fallo e proteste; il Napoli termina in nove, rosso diretto allo scadere per un nervosissimo Insigne. Gli stacanovisti diffidati. I partenopei, nonostante l’inferiorità, vanno vicinissimi al vantaggio ad un minuto dal termine – Asamoah è eroico sulla linea sul fendente di Zielinski – e nell’azione successiva Lautaro Martinez decide la sfida su imbeccata di Keita e velo di Vecino, tutti entrati dalla panchina. L’ha vinta Spalletti.

NAPOLI

MERET 6: compie la prima parata su Icardi al pronti-via. Se la cava bene sempre sull’argentino nella ripresa, ma la zampata di Lautaro sa di doccia gelata.

CALLEJON 6.5: comincia da terzino. Lo fa bene. Torna a fare il tornante dopo l’uscita di Hamsik: fa bene anche questo. Costringe Handanovic all’intervento salva risultato nella ripresa.

ALBIOL 5.5: intelligente e scafato sui raddoppi, si perde Lautaro alla fine…

KOULIBALY 7: chiude la porta, il guerriero senegalese è un muro invalicabile. Applaude Mazzoleni dopo essere stato ammonito, lascia sguarnita la sua difesa.

MARIO RUI 6.5: cerca con continuità la profondità. Vi riesce, risultando attento anche nella fase di ripiegamento.

77° GHOULAM sv

ZIELINSKI 5.5: gioie e dolori. Va vicino alla gioia personale dopo una partita per lunghi tratti opaca. Il suo tiro sbatte contro Asamoah. E segna Martinez.

ALLAN 5: molto movimento, ma tanta tanta imprecisione. Tanto rumore per nulla.

HAMSIK 6: cerca subito di dare ordine e geometrie, si fa male in un amen.

24° MAKSIMOVIC 5.5: sbaglia il posizionamento alla fine. Si era comportato bene, fino a quel momento…

FABIAN 5.5: fa vedere ottime cose dal punto di vista tecnico, non è al massimo tuttavia. Si muove un po’ da ala e un po’ da trequartista, senza brillare mai.

INSIGNE 5: ci prova con le sue classiche sgommate. Il tiro lo trova nel primo tempo poi, lentamente, scompare. Si ritrova con l’ingresso di Mertens, ma perde letteralmente la testa con l’atteggiamento antisportivo di Keita.

MILIK 5.5: Skriniar e de Vrij lo stringono in una morsa dalla quale lui non riesce quasi mai a liberarsi. Sembra impacciato e nell’uno contro uno dimostra dei limiti.

71° MERTENS 6: impatto positivo, crea parecchi grattacapi alla retroguardia interista.

ANCELOTTI 5.5: atteggiamento da rivedere, ripresa buona; i suoi due fedelissimi salteranno il Bologna nel match che chiude il 2018, bisogna inventarsi (ancora) qualcosa. Poche accelerazioni, pochi sprint, stasera. E, soprattutto, poche idee in mezzo al campo, dove nessuno è stato in grado di accendere la luce.

INTER (4-3-3) – Handanovic 6.5; D’Ambrosio 6, de Vrij 6, Skriniar 6.5, Asamoah 7.5; Borja Valero 5.5 (64° Vecino 6), Brozovic 6, Joao Mario 6.5 (83° Lautaro 7); Politano 7, Icardi 6.5, Perisic 6.5 (74° Keita 6). All. Spalletti 7.5

foto: rete internet