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Ma è davvero tutto finito?

A tre giornate dalla fine e con quattro punti da recuperare alla Juventus le possibilità per il Napoli di arrivare al titolo sono davvero ridotte al lumicino. La squadra di Sarri dopo l’impresa di Torino nello scontro diretto ha perso a Firenze la possibilità concreta di rimanere ‘incollata’ ad Allegri e adesso – anche se la matematica non condanna definitivamente gli azzurri – rimane appesa ad un sottilissimo filo di speranza. Sarebbe poco corretto dire il contrario ed alimentare speranze  da primato tant’è vero che anche la squadra domenica con la Viola è apparsa poco lucida e senza più motivazioni. Ma in ogni caso non si può mollare la presa prima di avere la certezza di arrivare secondi, anche solo per costringere Allegri a sudare lo scudetto fino all’ultima giornata. Vediamo il perchè, premettendo che il Napoli dovrà fare il suo conquistando nove punti su nove nelle ultime tre gare della stagione. In questo scenario gli azzurri arriverebbero a quota 93 (frutto del ‘bottino pieno’ con Torino e Crotone al San Paolo, Sampdoria in trasferta) mentre la Juventus (attualmente a quota 88) – favorita dalle clamorose sviste arbitrali a San Siro con l’Inter e che non pare si trovi in un periodo di forma smagliante – si troverebbe a giocare con Bologna e Verona in casa e in trasferta a Roma alla penultima. Nel mezzo la finale di coppa Italia che potrebbe togliere ai bianconeri ulteriori energie fisiche e mentali per il rush finale. Decisiva, ovviamente, la prossima gara per Dybala e soci con i ragazzi di Donadoni: un’inaspettato passo falso (pareggio o sconfitta) sabato rimetterebbe il Napoli in corsa (con un distacco ridotto ad una o due lunghezze) per gli ultimo 180′ che sarebbero al cardiopalmo. Tutto a quel punto si potrebbe decidere nelle trasferte romana o genovese per Juve e Napoli. Staremo a vedere, prima di giocare mai nessuna squadra ha vinto o perso nulla, e – come dice anche Allegri – nel finale di stagione con stanchezza ed energie ridotte, tutto potrebbe succedere. La storia poi ci insegna che nulla è da dare per scontato nelle fasi finali dei tornei: il Napoli con il Perugia, la Roma con il Lecce, la stessa Juve con il Perugia e l’Inter con la Lazio anni fa (solo per citare alcuni esempi) hanno perso scudetti che sembravano già vinti. In fondo la Juve ha commesso passi falsi anche con Spal e Crotone. Non ci illudiamo, ma non possiamo arrenderci adesso, anche con l’un per cento di possibilità bisogna credere nel miracolo. Sognare non costa davvero nulla.

Foto: rete internet