Inaspettatamente la sorte fornisce agli azzurri ancora una chance per poter raggiungere l’ Europa che conta, mettendogli di fronte, nell’ultima gara di campionato, proprio la Lazio di Pioli, avanti di 3 punti ma sfavorita, in caso di sconfitta, dagli scontri diretti.
I primi due Napoli – Lazio videro la luce nella Divisione Nazionale e terminarono con un pari (0 – 0 il 13/11/1927) e con una vittoria ospite (1 – 2, 7’ Tiburzi, 73’ Radice, 77’ aut. Ramello, il 27/01/1929).
Ma nella nuova Serie A, alla quale furono ammesse entrambe nonostante fosse stato previsto (e giocato, per la cronaca finì 2 – 2) uno spareggio per stabilire chi avrebbe dovuto guadagnare l’ accesso al campionato appena istituito (poiché avevano terminato la stagione 1928/29 appaiate all’ ottavo posto, ultima posizione utile), gli azzurri nei primi 6 incontri ne vinsero 5 (il 1° per 3 – 0 l’ 08/06/1930, 70’ rig. e 76’ Buscaglia, 82’ Mihalic; tra questi spicca un altro 3 – 0 del 05/05/1935 in cui andarono a segno entrambi i fratelli Sallustro, Attila ed Oreste) e ne pareggiarono uno, lo 0 – 0 del 13/03/1932, con 13 reti all’ attivo ed appena 2 al passivo.
Il 1° successo in A dei capitolini, un nuovo 1 – 2 del 03/05/1936 (5’ Camolese, 29’ D’Odorico, 64’ Sallustro), inaugurò il miglior periodo dei romani in Campania, tanto che da quel maggio e fino al 29/04/1951 (0 – 0) persero una sola volta (1 – 0, 71’ Venditto, il 28/11/1037), vincendo anche il 09/02/1941 (0 – 2) e stabilendo la più lunga striscia di imbattibilità (8 partite, 1 vittoria e 7 pari).
Dal canto loro i partenopei risposero con 4 vittorie consecutive dal 1951/52 al 1954/55 (record di sempre eguagliato solo tra il 1989/90 e il 1992/93) che anticiparono un altro miniciclo favorevole ai laziali di 7 gare tra il 1955/56 e il 1961/62. In particolare, in questo periodo gli ospiti espugnarono il San Paolo per 2 – 5 il 19/12/1961, nella stagione in cui retrocessero a braccetto in B, dove, poi, si incontrarono l’ 08/10/1961 con una nuova affermazione esterna (0 – 2, 27’ Morrone, 31’ Landoni).
Dal 1965/66 (2 – 0, 26’ Canè, 46’ Sivori, il 01/05/1966) il San Paolo divenne tabù per i biancocelesti che per 10 sfide (record azzurro di sempre) e per 18 anni solari restarono all’ asciutto di vittorie, anche nell’ anno del loro primo tricolore (3 – 3 il 07/04/1974), perdendo addirittura uno scudetto nella stagione precedente (1 – 0, Damiani all’ 89’ il 20/05/1973)e rompendo il digiuno solo a tavolino il 07/01/1979 a causa di un petardo che stordì alcuni giocatori biancocelesti (sul campo 1 – 1 poi commutato in 0 – 2 dal giudice sportivo).
Tra le gare più spettacolari di quel periodo si ricorda il 4 – 3 del 02/04/1978 (6’ Juliano, 25’ Savoldi, 43’ rig. e 88’ Giordano, 55’ e 61’ Capone, 85’ Lopez), che come sappiamo non sarà l’unico.
Con l’inizio degli anni 80 la Lazio venne travolta dagli scandali del calcio-scommesse (nel 1980 e nel 1986) e da una grave crisi tecnica che la portò in B anche nella stagione 1984/85 (con appena 15 punti), nella quale il 24/02/1985 fu abbattuta dal ciclone Maradona, autore di una tripletta (4 – 0 – 58’, 84’ e 87’, 78’ aut. Filisetti).
I capitolini riuscirono a tornare in A solo nella stagione 1988/89, giusto in tempo per essere gli sparring partners nella sfida del 29/04/1990 (1 – 0, al 7’ Baroni) che cucì per la seconda volta il tricolore sulle maglie azzurre.
Tale vittoria fu anche la prima di 4 consecutive, interrotte solo dall’ 1 – 2 del 07/11/1993, a cui ne fecero seguito altre 3 dei campani, su tutte il 3 – 2 in rimonta del 12/03/1995 (20’ e 40’ Casiraghi, 49’ e 56’ Rincon, 87’ Buso).
Dal 1997/98 i partenopei iniziarono il più doloroso declino della loro storia e di questo ne beneficiò anche la Lazio che restò imbattuta per 6 stagioni, portando a Roma altri 2 successi come il 2 – 4 del 13/05/2001, che dette una notevole spallata per la seconda retrocessione azzurra in 3 anni, e lo 0 – 2 dell’ 08/03/2009 (doppietta di Tommasi Rocchi) che decretò l’ esonero di Edy Reja.
Ma dal 4 – 3 del 03/04/2011 (29’ Mauri, 67’ Dias, 60’ Dossena, 62’ Cavani, 68’ aut. Aronica, 82’ rig. e 88’ Cavani) che illuse i padroni di casa di poter rivincere lo scudetto, il match ha ripreso il suo tradizionale andamento con altre 2 vittorie casalinghe (4 – 2 nello scorso campionato il 13/04/2014), un pari (0 – 0 il 19/11/2011) ed un solo successo laziale in Coppa Italia lo scorso 8 aprile (0 – 1).
Si giocherà per l’ ottava volta nel mese di maggio e il bilancio è a favore dei partenopei che hanno prevalso 4 volte (3 – 0 il 05/05/1935; 3 – 2 il 01/05/1955; 2 – 0 il 01/05/1966; 1 – 0 il 20/05/1973) contro 2 dei capitolini (1 – 2 il 03/05/1936; 2 – 4 il 13/05/2001) con un solo pari (0 – 0 il 28/05/1939).
In testa alla classifica dei marcatori del match troviamo Cavani con 6 reti davanti a Sallustro con 5, mentre a 4 sono fermi Careca, Busani, Chinaglia ed Higuain, che precede, tra gli azzurri in rosa, Hamsik a 2 e Mertens a 1.
Qui di seguito il bilancio complessivo di tutte le sfide disputate a Napoli:
Vittorie Napoli: 32 (28 in A, 4 in Coppa Italia)
Pareggi: 23 (21 in A, 1 in Div. Naz., 1 in Coppa Italia)
Vittorie Lazio: 15 (9 in A, 1 in Div. Naz., 1 in B, 4 in Coppa Italia)
Vittoria Napoli più recente: Napoli 4 – 2 Lazio (13/04/2014)
Pareggio più recente: Napoli 0 – 0 Lazio (19/11/2011)
Vittoria Lazio più recente: Napoli 0 – 1 Lazio (08/04/2015 in Coppa Italia)
Massima vittoria Napoli: Napoli 5 – 1 Lazio (08/06/1972 in Coppa Italia)
Massima vittoria Lazio: Napoli 2 – 5 Lazio (19/02/10961)
Reti Napoli: 104 (90 in A, 1 in Div. Naz., 13 in Coppa Italia)
Reti Lazio: 72 (57 in A, 2 in Div. Naz., 2 in B, 11 in Coppa Italia)
Fonte Foto: Rete Internet