WebNapoli24 - WN24

Nessun miracolo azzurro: il City perde in Ucraina, il Napoli crolla in Olanda e saluta la Champions…

Il Napoli si congeda dalla Champions League 2017-2018 e lo fa nel modo peggiore perdendo in casa del Feyenoord (fanalino di coda del girone F) retrocedendo così in Europa League a questo punto nemmeno come testa di serie nella competizione minore. Si perchè l’eliminazione adesso assume anche i connotati della beffa: non andare avanti ci poteva anche stare e alla vigilia del match lo scetticismo era alto, ma nessuno avrebbe mai preventivato addirittura la sconfitta di Hamsik e soci con gli olandesi, ko che ha invece macchiato ancor di più il cammino europeo della squadra di Sarri che in un gruppo abbordabile non è riuscita a portare a casa la qualificazione battendo il record negativo del club partenopeo nella massima competizione europea. C’era consapevolezza prima di stasera che per arrivare agli ottavi occorresse un vero e proprio miracolo perchè oltre al successo azzurro serviva anche quello del City contro lo Shakhtar, connubio di risultati che è evaporato sin dalle battute iniziali dei due match con buona pace dei tifosi azzurri che adesso possono pensare esclusivamente al campionato. Inutile imprecare contro Guardiola, il Napoli ha snobbato dall’inizio la coppa e lo ha fatto capire sin dall’esordio in Ucraina macchiando con la prima sconfitta il percorso che si è sin da subito complicato in chiave qualificazione. Adesso è inutile recriminare e pensare a quel che poteva essere e non è stato, ci si concentri sul campionato unico e concreto obiettivo stagionale anche dichiarato. Di processi adesso non ne abbiamo bisogno anche se ci sarebbe tanto da dire sulla gestione della rosa da parte di Sarri che continua ad operare un turn over monco e a spremere i ‘titolarissimi’ che a questo punto della stagione sembrano sulle gambe. Per non gettare al vento tutto quel che di buono si è fatto sin qui serve un pronto riscatto in campionato a partite dalla gara di domenica prossima con la Fiorentina e sfruttare il calendario fino al giro di boa tentando di fare bottino pieno e girare a quota 50. Il Napoli ha tutte le carte in regola per riprendersi con gli interessi in campionato tutto quello che ha perso e gettato al vento in Champions, prendiamo come positivo il solo aspetto che si correrà per una sola competizione visto lo scarso appeal che ricevere l’Europa League. La gara: la squadra partenopea parte bene e trova il vantaggio con Zielinski schierato da Sarri al posto di Insigne nel tridente offensivo. Nella prima parte del match azzurri vicini al raddoppio in un paio di circostanze, poi il black out su un calcio piazzato e pareggio di testa di Jorgensen (33′). Rigore clamoroso negato dal direttore di gara Oliver su fallo netto su Mertens e squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-1. Ma dall’Ucraina le notizie non erano buone: il City al 45′ perdeva per 2-0 e azzurri che mentalmente perdono tutti gli stimoli per provare a vincerla. Nella ripresa si assiste ad un monologo sterile del Napoli che ha fa tanto possesso palla senza però tirare mai in porta. Squadra senza verve e poco concentrata, in fondo la vittoria non avrebbe cambiato nulla e l’eliminazione era vicina. Nel recupero è arrivata così la beffa della sconfitta con St. Juste che al 91′ ha regalato l’unica vittoria alla sua squadra.