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Occasioni a raffica, un gol a testa. Napoli, la qualificazione è rimandata

Occasioni a raffica, un gol a testa. Napoli, la qualificazione è rimandata. Lozano torna Chucky, Koulibaly rimedia alla sua topica. Top e flop della partita

Vincere non è tutto, è l’unica cosa, avrebbe asserito un Russel Crowe formato Max Skinner dal copione de “Un’ottima annata”. Certo, la vittoria non è arrivata, ma la gara di stasera arriva propizia per un Napoli che ritrova energia ed entusiasmo, dopo le vicissitudini delle ultime ore. Parità e spettacolo al termine del primo tempo al San Paolo vestito da gran galà del calcio: match subito vivo ed intenso col Salisburgo in vantaggio grazie al tiro preciso dagli undici metri di Haaland e raggiunto nel finale dal bel diagonale del messicano Lozano; nel mezzo, un palo di Callejon e tante occasioni per due squadre che concedono tanto ma sono sempre pericolose dalla metà campo a salire. Ancelotti può ritenersi soddisfatto della fase di possesso dei suoi ma ha bisogno di trovare qualche accorgimento tattico alle combinazioni in velocità degli austriaci che arrivano in zona Meret con troppa, a tratti clamorosa, facilità. Nella ripresa la partita mantiene la stessa intensità e possibilità di occasioni per le due squadre. Match divertente e ricco di possibilità non sfruttate dalla compagine azzurra, che mantiene il pallino del gioco, ma non mette il sigillo che consente il pass verso gli ottavi di Champions. Il ritiro imposto da De Laurentiis è un provvedimento poco gradito al gruppo che si esalta in Europa, questa “reclusione forzata” servirà a recuperare convinzione mentale. Anche in campionato.

Napoli

Meret 6: nessun intervento di rilievo per l’azzurro, l’esecuzione perfetta del centravanti norvegese lo spiazza nettamente. Non è notte di miracoli.

Di Lorenzo 6.5: in crescendo. Parte in sordina, avanza con giudizio. Più attento che irruento, tanto a squarciare i fianchi del Salisburgo ci pensa Callejon.

Maksimovic 7: cassetta di sicurezza. Le prime indicazioni davano Manolas in campo e il serbo in panca, invece si dimostra pronto.

Koulibaly 6: l’ingenuità che consente al Salisburgo la possibilità del rigore è clamorosa, si rifà con sacrificio e voglia.

Mario Rui 5.5: le feroci ripartenze austriache lo mandano al manicomio. Non è sempre lucido, esce anzitempo per qualche acciacco.

46° Luperto 6.5: fiato e raddoppi degni di nota. Il buon Sebastiano offre abnegazione e spirito d’adattamento da professionista esemplare.

Callejon 6.5: un palo che grida vendetta, velocizza la manovra con maestria. Instancabile.

Fabian 6: centrale o mezzala non cambia: sacrificio, piedi buoni e accentramenti per aiutare la difesa. Anche se si prende qualche rischio di troppo.

Zielinski 6: al ritmo del primo tempo gli avrebbero fatto l’antidoping subito. Bella sfida coi dirimpettai austriaci, cala nella ripresa.

Insigne 7: il suo giocare a tutto campo per oltre novanta minuti è da elogiare. Stella e gregario. Peccato che sia oltremodo impreciso dalle parti di Coronel. Sfiora un eurogol dopo un tiro-cross beffardo che sbatte prima sulla traversa e poi sulla testa di Coronel.

Lozano 7: partita da protagonista, frizzante e concentrato. Trova il punto del pari agli sgoccioli del primo tempo, a un passo dal raddoppio nella ripresa. Finalmente Chucky.

85° Llorente sv: giusto il tempo di sfiorare il gol con due capocciate delle sue.

Mertens 6.5: straordinario per come lotta, protegge palla e apre spazi. Una sola occasione, il suo tiro è debole.

73° Milik 6: fraseggi interessanti con Llorente, nessuna occasione particolare per il polacco in zona gol.

Ancelotti 6.5: indicazioni confortanti dalla sua squadra, tiene in piedi il Salisburgo, certe disattenzioni non sono imputabili a lui. Però se la sua squadra spinge non dà scampo a nessuno.

Red Bull Salisburgo – Coronel 7; Kristensen 6, Pongracic 5.5 (46° Mwepu 6), Onguene 5.5, Wober 7, Ulmer 6; Januzovic 6, Minamino 6.5 (61° Ashimeru 5.5), Szoboszlai 6.5; Hee-Chan 7, Haaland 6.5 (75° Daka 6). All: Marsch 6.5.

Foto: rete internet