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Peccato Napoli: non bastano 20′ di altissimo livello, il City passa nella ripresa e inguaia gli azzurri!

E arrivò il giorno della sfida tanto attesa al San Paolo, quella tra ‘sarrismo‘ e ‘guardiolismo‘ faccia a faccia, quella che tanti rimpianti ha generato nel match d’andata per gli azzurri usciti si sconfitti dal confronto con gli inglesi ma a testa alta in casa di una big europea. E’ stata ancora una volta la serata del rimpianto per come è andata, con il risultato di 2-4 che non rispecchia affatto l’andamento del match. Nei momenti topici è girato tutto a favore degli inglesi: sul 2-2 se quella palla di Callejon fosse entrata – sulla conseguente ripartenza il City ha trovato il 2-3 – forse si sarebbe parlato di impresa partenopea. Così non è stato, il Napoli l’ha persa di nuovo ma senza drammi, ci sarà la possibilità di rifarsi in campionato e reagire ad una batosta del genere nel punteggio ma non nel gioco. Il City di Guardiola fa paura, il Napoli è riuscito in due partite a tenere testa ad un club di campioni, poi è chiaro che non si è ancora a certi livelli in Europa. Peccato anche per l’infortunio di Ghoulam, rimangono negli occhi 20′ di grande Napoli, e da lì bisogna ripartire. Qualificazione adesso durissima, con la vittoria prevedibile dello Shahktar con il Feyenoord adesso la qualificazione dista sei lunghezze e non basterà probabilmente battere gli ucraini per arrivare secondi. Ma siamo certi che il Napoli ci proverà lo stesso e poi succeda quel che succeda, l’obiettivo azzurro quest’anno resta il titolo in Italia e probabilmente questa rosa non è ancora all’altezza per poter fronteggiare due competizioni di alto livello durante la stessa stagione. La gara: Sarri decide di giocarsela stavolta con i migliori uomini a disposizione, quei ‘titolarissimi‘ che tante soddisfazioni stanno dando soprattutto in campionato in questa prima parte di stagione. E’ la serata delle emozioni forti, quella del Calcio che si è trasformato in Grande Bellezza per l’ennesima volta e che ha regalato al Napoli la definitiva consapevolezza di potersela giocare contro tutti, attraverso un gioco da Play Station capace non solo di far stropicciare gli occhi a chi lo guarda ma anche maledettamente concreto, che stordisce chiunque provi ad opporsi. Anche se di fronte si ha il Manchester City. L’inizio del match è stato di altissima intensità, con il Napoli arrembante e a trazione anteriore e il City pronto a rispondere colpo su colpo. Ne è scaturito l’avvio che ci si attendeva, con gli azzurri a condurre il gioco per 20′ e a trovare il gol spettacolare con Insigne (21′, azione e da manuale del calcio) e il pareggio degli inglesi con Otamendi sugli sviluppi di azione d’angolo (34′). Rete evitabile ma che ha fatto capire ancora una volta di che pasta è fatto il City. Nella fase finale di primo tempo la squadra di Guardiola ha alzato i ritmi e – complice l’uscita anticipata dal campo di Ghoulam per infortunio e l’ingresso in campo di Maggio, con il relativo spostamento di Hysaj sulla corsia di sinistra, che ha scombussolato gli equilibri della linea – ha sfiorato in varie circostanze il gol del vantaggio, ma il Napoli ha stretto i denti dopo aver speso tanto in avvio, limitando i danni conservando il pareggio all’intervallo. Nella ripresa il black out azzurro è continuato e il City (ancora da angolo) ha raddoppiato con Stones (48′) che di testa ha freddato Reina. Il napoli, preso lo schiaffo, si è ripreso e ha ripreso a giocare sfiorando il pareggio con Insigne che al 55′ ha fatto tremare la traversa di Ederson con un tiro preciso che avrebbe meritato maggior fortuna. L’episodio che ha cambiato nuovamente l’inerzia del match a favore del Napoli che al 61′ ha trovato con Jorginho (su rigore) il meritato gol del 2-2. Clamoroso il gol fallito da Callejon al 67′ (miracolosa la manona di Ederson) e su ribaltamento di fronte con una velocissima ripartenza – su palla persa da Hamsik – Aguero ha riportato i suoi in avanti gli inglesi, nel miglior momento azzurro. Partita finita? Niente affatto perchè il Napoli non ha perso la speranza e ha continuato ad attaccare. Sarri al 75′ ha mandato in campo Rog per Allan, all’81’ è la volta di Ounas per Jorginho con gli azzurri che passano al 4-2-3-1 tentando il tutto per tutto. Ma il City ha fatto girare palla sapientemente fino al recupero dove un generoso Napoli ha provato anche a pareggiarla ma ancora un contropiede è stato fatale con il sigillo di Sterling che ha fissato il risultato sul 2-4. Dagli spalti solo applausi per gli azzurri che probabilmente salutano il sogno Champions per questa stagione.

dal San Paolo Vincenzo Rea