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Poche luci a San Siro, l’Inter inceppa il Napoli e la Juve gongola. Top e flop della partita di Milano

Poche luci a San Siro, l’Inter inceppa il Napoli e la Juve gongola. Top e flop della partita di Milano

È trascorsa una settimana, ma il ricordo e la commozione per la prematura scomparsa di Davide Astori resta vivo e intenso in tutti i campi di calcio. Intenso e amaro come il sapore delle lacrime versate per la dipartita di una persona perbene, un ragazzo di grandi valori. Anche chi non l’ha mai sentito nominare non poteva restare indifferente per la sua piccola rimasta orfana con una mamma straziata dal dolore. Obtorto collo, si deve ripartire: siamo al giro di boa. Sarri e il suo Napoli devono dare un segnale di forza mentale dopo il clamoroso ko interno con la Roma per tenere vivo un campionato quanto mai combattuto con la Juventus ora nuova capolista; i padroni di San Siro vogliono riprendere il discorso Champions e onorare davanti ai loro tifosi i 110 anni del club nerazzurro (il 9 marzo scorso). Che il momento non sia dei migliori, è presto detto. Un banco di prova per entrambe le squadre, soprattutto dal punto di vista psicologico, che finisce per annullarle. Sono poche, infatti, le occasioni degne di nota: il legno di Skriniar, le chance sciupate da un impreciso Insigne. Troppo poco per le ambizioni di entrambe. Troppo poco per questo Napoli da record, incastonato da una Juve famelica, ora capolista, e con una partita da recuperare.

NAPOLI

REINA 6: attento nelle uscite, preciso nei rinvii di piede. Sembra ben posizionato sul colpo di testa di Skriniar che sbatte sul palo sinistro.

HYSAJ 6.5: dalle sue parti si corre di più, perché è lì che viaggia come un treno il lusitano Cancelo nella  frenetica ripresa. I pericoli che corre, però, non sono molti.

ALBIOL 6.5: una partita più semplice del previsto, visto il cannibale d’area che aveva davanti. Icardi si limita alle sponde, lui non perde mai la bussola.

KOULIBALY 6: una gara tutto sommato giocata in sicurezza, sbanda un po’ nella fase finale.

MARIO RUI 6: parte titubante, poi si scrolla di dosso le paure che ovviamente attanagliano una squadra in una situazione delicata.

JORGINHO 6: parte timido, e non è perfetto a dettare i tempi di gioco. Rientra bene in campo, giostrando buoni palloni con la giusta rabbia agonistica.

ALLAN 5: la quantità c’è sempre, ma c’è poca lucidità negli inserimenti e nei passaggi. Sbaglia troppi controlli, andava sostituito prima. Fa fatica.

89° ROG sv

HAMSIK 6: parte bene, con voglia, alla ricerca del centesimo gol in A, andando a cercare palla anche lontano dall’area interista. Dà il via di estro alle azioni pericolose, poi scompare un po’.

71° ZIELINSKI 6: buon impatto sul match. Ingresso un po’ tardivo, probabilmente, poiché l’Inter ha preso le misure e si è chiusa bene.

CALLEJON 6: non una gara da ricordare per lo spagnolo. Solito moto perpetuo, senza lampi però.

INSIGNE 5.5: generoso, ma incredibilmente impreciso. Ha energie da spendere, il vero problema è saperle sfruttare: non va oltre due-tre tiri fuori lo specchio della porta di Handanovic, stasera vero spettatore non pagante della partita.

MERTENS 5.5: si danna l’anima per liberarsi da Skriniar, non ha il suo solito cambio di passo ma tiene con disinvoltura tutto il reparto. Dovrebbe essere più cattivo in fase conclusiva e soffre l’aggressività dei centraloni interisti.

87° MILIK sv

SARRI 5.5: dà fiducia a squadra, stampa e tifosi, improvvisandosi pompiere di una situazione delicata. I suoi ragazzi mostrano una incoraggiante volontà di fare gioco, ma s’è persa un po’ di lucidità. E forse un po’ di fiducia.

INTER (4-2-3-1) – HANDANOVIC 6; CANCELO 6.5, MIRANDA 5.5, SKRINIAR 7.5, D’AMBROSIO 6.5; GAGLIARDINI 5, BROZOVIC 6.5; CANDREVA 6.5 (79° B. VALERO sv), RAFINHA 6 (62° EDER 5.5), PERISIC 6 (86° KARAMOH sv); ICARDI 6. All: SPALLETTI 6.5.

Foto: rete internet