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Prevale l’orgoglio e arriva un punto d’oro da Anfield

Il cuore oltre l’ostacolo. C’è l’orgoglio da difendere, oltre che il risultato, per questo Napoli ben messo in campo e concentrato in tutti i suoi elementi.

Napoli avanti all’intervallo con gol Mertens (117 in maglia azzurra) dopo poco più di venti minuti su intuizione di Di Lorenzo. Liverpool pericoloso in più occasioni ma il fortino napoletano resiste. La ripresa è un assalto Reds, ma c’era da aspettarselo, la compagine partenopea sembra pronta e risponde agli attacchi di Firmino &co. ed esce imbattuto da Anfield, guadagnando un punto di platino in chiave qualificazione, il croato Lovren riporta il risultato sul pari che resisterà fino al fischio finale. Azzurri autori di una prestazione gagliarda, d’orgoglio. Il cuore oltre l’ostacolo, appunto.

Prevale l’orgoglio e arriva un punto d’oro da Anfield. Allan mastino, Koulibaly fa il duro. Top e flop di Liverpool-Napoli

Liverpool (4-3-3): Alisson 6; Gomez 6 (57° Oxlade-Chamberlain 6.5), Lovren 7, Van Dijk 6.5, Robertson 6; Fabinho sv (19° Wijnaldum 6.5), Henderson 6.5, Milner 6 (78° Alexander-Arnold 6.5); Salah 5.5, Firmino 7.5, Mane 6.5. All. Jurgen Klopp 6.

 

Napoli (4-4-2):

Meret 6: nessuna parata degna di nota. Prende un gol sul quale non può fare granché. Sulle palle alte è sempre vigile.

Maksimovic 7: pare sempre in ritardo di una frazione di secondo, in realtà è avanti di quella frazione e rimbalza la palla e l’avversario. Stratega.

Manolas 7.5: con quella faccia da “barrio” spaventa chiunque gli si pari davanti. Senso d’anticipo e generosità.

Koulibaly 8: ringhia, duro. Durissimo. Salah non la vede mai, grazie ad una prova gigantesca del capitano di serata.

Mario Rui 7: i precedenti passati con il Liverpool li avrà tenuti a mente come l’incubo peggiore. L’ultima (gigantesca) prova come vademecum su come affrontare i Reds. Bravo.

Di Lorenzo 7.5: sembra banale, ma questo ragazzo circa tre anni fa si giocava la lotta per non retrocedere. In serie C. Oggi fa la parte del leone, in Champions.

Allan 8: dirige, mena, azzarda. Recupera e ripulisce palloni. Spirito guerriero.

Zielinski 6.5: cresce alla distanza piuttosto che calare, e dove serve c’è, così il Napoli non perde metri dopo qualche attimo di sbandamento. (85° Younes sv)

Fabian Ruiz 7: uno che sa interpretare più parti nella commedia: un Tom Tom umano. Ti guida, con discrezione e precisione. A volte troppo pretenzioso, ma è l’estro di quelli bravi.

Lozano 6.5: com’è come non è. Mette impegno e dedizione, si intende bene con Mertens. Non il miglior Chucky, ma nemmeno il peggiore. (72° Llorente 6: dà fiato al messicano, gioca di sponda e mette al servizio dei suoi le sue lunghe leve)

Mertens 7.5: il gol è un’invenzione tutta sua, ma certi gesti li conoscono bene i tifosi del Napoli. Poi attenzione e concentrazione al servizio dei suoi. (81° Elmas 6).

All. Carlo Ancelotti 7.5: questo signore qua è bravo. Bravissimo. Non solo per il suo curriculum pieno zeppo di vittorie. Ma soprattutto perché ha un carattere e un’intelligenza fuori dal comune. Un fuoriclasse.