Il Napoli non gioca più come sapeva fare e ha perso di vista la contezza che quello che sapeva fare avrebbe dovuto rappresentare il metodo per il successo. E allora Spalletti, anche davanti ai cronisti, fa la voce grossa: vuole altro dai suoi. Vuole di più. La capacità di cambiare spartito, di proporre nuove note, non sempre la stessa. È questo il senso del calcio liquido che intende l’allenatore toscano, una squadra non può essere uguale solo a sé stessa, sempre e a prescindere: il salto di qualità sta proprio nel non fare sempre la scelta più comoda, ma nel saper fare quella giusta.
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E stavolta, la scelta è semplice: palleggio, sofferenza e manuale unico. Palla ad Osimhen, che qualcosa sicuramente inventerà… Il Napoli cancella il passo falso con il Milan e riprende la sua marcia con una vittoria altisonante su un campo difficilissimo. Deve ripartire da queste certezze. Decima vittoria esterna per il Napoli e ottavo risultato utile consecutivo lontano dal Diego Armando Maradona. La squadra di Spalletti ha perso solo contro l’Inter fuori casa e ha, in attesa della prossima trasferta del Milan, il miglior rendimento esterno di tutto il campionato.
MARCATORI
14′ OSIMHEN, 71′ OSIMHEN, 77′ FARAONI
HELLAS VERONA (3-4-1-2) – Montipò 6, Sutalo 6, Gunter 5.5, Ceccherini 5, Depaoli 6 (38′ Bessa 6), Tameze 6.5 (91′ Cancellieri NG), Ilic 5.5 (91′ Hongla NG), Faraoni 5.5, Barak 5 (91′ Casale NG), Caprari 6.5, Simeone 5.5
ALL.: Tudor 6
NAPOLI (4-3-3) – Ospina 6, Di Lorenzo 7.5, Rrahmani 6.5, Koulibaly 7, Mario Rui 6.5, Zambo Anguissa 7.5, Lobotka 6.5, Fabian Ruiz 6 (91′ Zielinski NG), Politano 6.5 (63′ Elmas 5.5), Osimhen 7.5 (91′ Petagna NG; 95′ Ghoulam NG), Lozano 6 (63′ Insigne 6)
ALL.: Spalletti 6.5.
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