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S. Valentino da dimenticare: naufragio azzurro al Barbera

napoliL’obiettivo pokerissimo di vittorie resta tale: sfuma, inesorabilmente, davanti al pubblico siciliano del sabato dedicato agli innamorati dell’amore e del Napoli, con una sonora sconfitta la corsa azzurra. La debacle alla “Favorita” allontana quindi i sogni di rimonta: è stata clamorosa e brutta da digerire, ma non (del tutto) sanguinosa; le altre big di testa hanno trovato non poche difficoltà. La Roma non va oltre lo 0-0 in casa contro un volenteroso Parma, la Juve pecca di superbia a Cesena e impatta 2-2. La Fiorentina invece ritorna in corsa per il terzo posto grazie alla vittoria di Sassuolo, e si porta a -4 dagli azzurri di Benitez.

Nel weekend di San Valentino si “svegliano” quindi le piccole, anche se il Palermo – quantomeno in casa – di piccola ha ben poco; dopo un inizio equilibrato, al 14′ succede il patatrac: un tiro da una distanza siderale e senza pretese del terzino marocchino Lazaar trova un Rafael assorto da chissà quale pensiero che dimentica totalmente l’intervento facile sul pallone, lasciando che la sfera scorra via, dritta nella rete. E’ il preludio all’assedio rosanero, che prende coraggio e fallisce il raddoppio pochi minuti dopo con il mediano Bolzoni, che non sfrutta un assist fantastico di Vazquez. El Mudo stesso e il compagno di reparto Paulo Dybala fanno sfracelli là davanti, la retroguardia azzurra è in balia degli eventi, timorosa e impacciata come mai era successo in questa stagione. I ragazzi di Iachini sono uno spettacolo per i tifosi palermitani presenti allo stadio, un incubo per i difensori azzurri; dopo una conclusione poco pretenziosa di De Guzmàn il Palermo trova il (meritato) raddoppio: è proprio Franco Vazquez autore di un chirurgico mancino dove Rafael – stavolta – non può proprio arrivare. Arriva uno squillo di Higuain, ma Sorrentino è bravo a deviare in corner; si va negli spogliatoi con il doppio vantaggio rosanero.

Nella ripresa gli azzurri perdono subito Hamsik per un piccolo risentimento muscolare (è in dubbio anche per la gara di giovedì di Europa League contro il Trabzonspor), entra Manolo Gabbiadini, ma sembrano ancora storditi dalla vivacità e freschezza sicula, intenzionata addirittura ad arrotondare il match. Sfiora il 2-1 Callejon su piazzato, ma, come era nell’aria, è il Palermo a chiudere la gara: combinazione perfetta sull’asse Dybala-Vazquez conclusa in scivolata da Luca Rigoni, al sesto centro in campionato. Solo nel finale di gara il Napoli tira fuori un po’ di orgoglio, ma le chance di recupero sono ormai tramontate; salva l’onore il gol, alquanto casuale, di Gabbiadini, “cupido isolato” dell’impreciso arco azzurro il giorno di San Valentino. Il Napoli esce tramortito dallo stadio siciliano, spreca l’occasione che avrebbe potuto avvicinarlo ancor di più alla seconda posizione, ma deve rimboccarsi le maniche subito: ci sono i sedicesimi di Europa League giovedì in Turchia, ci sarà l’ostico Sassuolo lunedì 23 (ore 19). La corsa continua.

foto: rete

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