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Si decide dagli undici metri il confronto al Tardini. Giua protagonista negativo

Come la scorsa stagione, il Parma è un déjà vu: bello da far impazzire all’andata, urticante nel girone di ritorno. Per sua fortuna però, il calo di rendimento rispetto allo scorso campionato della compagine di D’Aversa è stato ritardato e nel girone d’andata i risultati erano stati migliori, motivo per cui la salvezza virtuale era già archiviata da tempo. Rispetto alla passata edizione della Serie A, non ci saranno sofferenze nelle giornate finali, i punti di vantaggio sulla terzultima sono undici a quattro giornate dal termine. Il Napoli invece ha dimostrato, vincendo in pieno recupero contro l’Udinese, di avere ancora concentrazione e voglia di non lasciare punti per strada, nonostante la qualificazione in Europa League sia già al sicuro grazie alla vittoria della Coppa Italia. Da quando è ripartito il calcio in Italia dopo lo stop forzato per l’emergenza pandemica, il Napoli ha vinto il trofeo nazionale e in campionato ha perso solo contro l’Atalanta.

Primo tempo dai ritmi blandi al Tardini, Sepe è subito reattivo su Politano, Di Lorenzo salva sulla linea una conclusione di Siligardi, Caprari a tempo scaduto realizza su rigore pressoché dubbio. Non per Antonio Giua, fischietto sardo designato per la partita. Un ricordo sicuramente da cancellare l’unico precedente con gli azzurri: Giua ha infatti diretto al San Paolo la sconfitta del Napoli contro il Lecce lo scorso 9 febbraio con annesso il mancato rigore fischiato su Milik che fece discutere nelle ore dopo il match. Certo, per chi se lo fosse dimenticato, l’arbitro sassarese smentisce Paganini e si ripete: concede un calcio di rigore al Parma per un contatto appena dentro l’area di rigore tra Mario Rui e Grassi. Le traiettorie dei due calciatori si incrociano in modo sospetto, ma ci sono grandi dubbi sulla decisione di Giua: il contatto (se esiste) è impercettibile. Sempre dal dischetto arriva il pari di Insigne in avvio di ripresa (protagonista ancora l’ex Alberto Grassi che stavolta lo procura il fallo da rigore), ma nel finale un altro tiro dagli undici metri di Kulusevski regala i tre punti e la matematica salvezza ai gialloblu.

Si decide dagli undici metri il confronto al Tardini. Giua protagonista negativo

 

PARMA (4-3-3): Sepe 6.5; Darmian 6, Bruno Alves 6.5, Dermaku 5.5, Pezzella 6; Grassi 6 (62° Barillà 6), Brugman 6, Kurtic 5 (75° Iacoponi 5); Siligardi 6 (59° Kulusevski 7), Caprari 6.5 (75° Gervinho 5.5), Karamoh 5.5 (62° Inglese 5.5). All. Roberto D’Aversa 6

NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Maksimovic 6, Koulibaly 6, Mario Rui 6; Fabian Ruiz 5.5 (77° Zielinski sv), Demme 6 (85° Lobotka sv), Allan 5 (65° Elmas 5.5); Politano 5.5 (65° Callejon 6), Lozano 5.5 (85° Younes sv), Insigne 6.5. All. Gennaro Ivan Gattuso 6.

foto: rete