WebNapoli24 - WN24

Sorrisi a Nord-Est. Insigne esorcizza la ‘Fatal’ Udine, Koulibaly conserva la vittoria. Top e flop di Udinese-Napoli 1-2

 

insigneSorrisi a Nord-Est. Insigne esorcizza la ‘Fatal’ Udine, Koulibaly conserva la vittoria. Top e flop di Udinese-Napoli 1-2

Udinese-Napoli rappresentava un esame di maturità per tutti, a sette mesi dalla sfida maledetta dello scorso 3 aprile: proprio su questo campo iniziò la parabola discendente del Napoli targato Higuain. Ma sempre qui, nel cruciale anticipo di oggi, Hamsik e compagni hanno avuto la grande chance per invertire la rotta. 1-2 il finale, Lorenzo Insigne mattatore della serata piovosa al Dacia Arena.
Il tabù del (fu) “Friuli”, dove il Napoli non vince dal 2007, ha già fatto troppi danni e deve essere a tutti i costi sfatato. Per riuscirci, però, gli azzurri dovevano dimostrare di aver mandato a memoria la bruciante lezione della primavera scorsa, incassata soltanto in parte per la giornata di grazia degli avversari, ma soprattutto per  le (ormai note) topiche difensive azzurre. La squadra di Sarri arrivò infatti completamente impreparata alla sfida di Udine, guarda caso in calendario pure allora dopo una sosta di campionato. Il tecnico puntò tutto sui titolarissimi e sottovalutò la loro stanchezza psicofisica, affidandosi a una formazione con poca benzina nelle gambe e tradita durante la gara pure dai nervi: fino all’harakiri (e crisi isterica annessa) dell’espulsione di Gonzalo Higuain.
La cocente delusione precedente doveva servire da lezione, per non ripetere gli stessi sbagli, tenendo conto che anche stavolta le incognite non sono mancate. Occhi puntati (ancora una volta) sull’emergenza in attacco, con Milik ancora ai box, Gabbiadini fermo e Josè Callejon rimesso in piedi a tempi da guinness dei primati. Senza dimenticare poi i reduci dalle nazionali: Sarri valuta con attenzione le sue scelte, tenendo conto che pure Hamsik ha avuto la febbre al ritorno dal ritiro con la sua nazionale. Serviva un Napoli battagliero e tonico, per tenere a bada una buona Udinese e sfatare la maledizione della Dacia Arena, dove era annunciato da giorni il pienone. L’Udinese viene da un ottimo periodo di forma, dopo il cambio in panchina che ha visto l’esonero di Iachini e l’arrivo di Delneri; i friulani sono reduci dal pareggio al Ferraris di Genoa contro i grifoni, esprimono un bel calcio e hanno accolto un Napoli in profonda crisi e lontano dai risultati auspicati, almeno in campionato, ad inizio stagione. Primo tempo in archivio, si torna negli spogliatoi con Udinese e Napoli sullo 0-0 di partenza. Poche occasioni per entrambe le squadre, qualche sbavatura di troppo nonostante un’alta intensità, partita bloccata. Nella ripresa il Napoli gioca col pilota automatico, trova due gol (e ne sfiora altrettanti) in 10’ con Insigne e, quasi senza sforzi, vince in souplesse. Nonostante il gol della speranza bianconera di Perica. I tabù sono creati per essere infranti.

 

NAPOLI

REINA 6: sul gol resta a metà del guado, ma è reattivo durante tutto l’arco dei 94 minuti di gioco.

HYSAJ 6: non è audace in attacco, se non in maniera sporadica. Ma imbavaglia Thereau e Matos in maniera inappuntabile.

CHIRICHES 6: leggerino in un paio di circostanze pericolose, ne esce comunque bene su Zapata prima e Thereau poi. Colpe condivise con Ghoulam e Koulibaly in elevazione nel frangente che ha consentito a Perica di svettare su tutti.

KOULIBALY 7: c’è dovunque e comunque: respinge di piede, di testa e arriva come un treno su chiunque si trovi sulla sua strada. Non si passa, gente!

GHOULAM 6: fa un po’ di fatica nella prima frazione, troppi passaggi indietro, poco movimento. Si rifà nella ripresa, durante la quale sfiora anche l’eurogoal da corner.

DIAWARA 7.5: conferma lo stato eccellente di forma con una prestazione sostanziosa e di grossa qualità.

ALLAN 6.5: resta sempre a galla, non subisce quasi mai l’arzillo centrocampo friulano mostrando i muscoli.

HAMSIK 6: uno che usa sempre il cervello. Cerca di ispirare il terzetto là davanti, ma non rinuncia mai al sacrificio in copertura.

dal  72° ZIELINSKI 6.5: dà fiato ad Hamsik, corre come un lampo verso la porta sfiorando il gol della tranquillità. Si propone continuamente, entra benissimo.

CALLEJON 6: onnipresente, nonostante gli acciacchi, i malanni e il fuso orario. Il giocatore al quale Sarri non rinuncerebbe mai e, dati alla mano, si capisce perché: una quantità industriale di palloni recuperati, un assist al bacio per Insigne che vale il vantaggio azzurro e la garanzia che – con lui – è assicurato equilibrio tattico.

MERTENS 6: comincia con fare minaccioso: un sinistro che però risulta morbido e poco preciso per preoccupare Karnezis. Soffre un ruolo non suo, viene fuori alla distanza con grande abnegazione.

dall’88° EL KADDOURI sv

INSIGNE 7: realizza la prima rete stagionale dopo un’eternità e si libera di una scimmia che alloggiava sulla sua spalla ormai dall’aprile scorso trovando addirittura la sua personale doppietta. Si permette anche il “lusso” di sbagliare un gol clamoroso e di colpire una sfortunata traversa dal limite in 10’.

dal 78° GIACCHERINI 6: cerca di darsi da fare sin da subito, con esiti modesti in verità, ma pur sempre apprezzabili.

SARRI 7: dopo un periodo così così, la sosta – stavolta – sembra aver fatto bene ai suoi ragazzi. Nonostante la febbre del sabato sera abbia colpito un po’ tutti. Dirige una gara accorta, senza rischiare molto, indovina i cambi. Bravo!

UDINESE  (4-3-2-1) – KARNEZIS 6.5; WIDMER 5.5, WAGUE 5, DANILO 6, FELIPE 5.5; FOFANA 6, KUMS 6.5 (75° JANKTO 6), BADU 5.5; MATOS 6 (53° PERICA 6.5), THEREAU 5; ZAPATA 5 (81° DE PAUL sv). ALL: DEL NERI 6.

 

foto: rete internet