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Un gol di troppo e gli ‘orrori’ dell’andata ci negano la finale. Adesso testa al campionato!

ultras-napoli-curva-aUsciamo dalla coppa Italia contro la Juventus con rammarico ma a testa alta, dopo 180′ giocati alla pari con i campioni in carica e pure con rabbia per quanto accaduto nella gara d’andata a Torino per i clamorosi ‘orrori’ della terna arbitrale. Nemmeno stasera, a distanza di tre giorni, il Napoli è riuscito a mandare al tappeto l’avversario di sempre, un pareggio e una vittoria dal sapore della beffa che hanno allontanato i partenopei dal secondo posto in campionato e negato il pass per la finale di coppa contro la Lazio. Eppure i ragazzi di Sarri anche stavolta hanno lottato e giocato a testa alta alla ricerca del successo, non riuscendo però a portare il risultato a casa come accaduto pure domenica scorsa. Oltre al danno anche la beffa: la doppietta di Higuain ha reso ancora più amaro il verdetto del campo, le reti di Hamsik, Mertens ed Insigne invece confermano quanto sia letale il reparto offensivo partenopeo a dispetto di una difesa fragile che continua a prendere troppi gol in tutte le competizioni. Se veramente si vorrà fare il salto di qualità dalla prossima stagione ci sarà da lavorare tanto sul reparto arretrato perchè solo in questo modo si costruiscono le grandi squadre capaci di primeggiare per gli obiettivi importanti. L’accesso in finale di coppa Italia avrebbe parzialmente colorato di azzurro una stagione che a questo punto potrà essere salvata solo con l’accesso in Champions League nonostante sia davvero complicato agguantare la Roma al secondo posto. Ci sarà da lottare con i denti fino all’ultima giornata per ottenere il massimo possibile e cancellare al più presto la doppia delusione di stasera e domenica, a partire dal match con la Lazio il Napoli dovrà rimettersi in carreggiata per non buttare all’aria quanto di buono è stato fatto fino ad oggi. Da notare, con amarezza, che in ogni caso questa stagione si concluderà con ‘zero tituli’ all’attivo, aspetto che mister Sarri dovrà cominciare a prendere in considerazione perchè il bel gioco e i complimenti di opinione pubblica e tifoseria non bastano per fare il salto di qualità. Si diventa grandi (anche step by step) cominciando a mettere trofei in bacheca e non solo vivendo di soddisfazioni e illusioni. Che la società faccia il massimo per completare la rosa e consegnare ad inizio stagione prossima un organico (già forte di base) ancora migliore al tecnico azzurro per poter finalmente competere per lo scudetto e ben figurare nell’Europa che conta. Adesso testa solo al campionato: solo vincendo il maggior numero di partite e con l’accesso alla Champions squadra e società potranno ancora crescere e puntare in alto. Domenica a Roma contro la Lazio il primo spareggio verso i traguardi prestigiosi.

Foto: rete internet