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Un punticino col Chievo buono solo per mantenere il primato…

Dalla sfida di Verona con il Chievo si torna con un pareggio a reti bianche che consente agli azzurri di mantenere la testa della classifica, con le avversarie che però mettono seriamente il fiato sul collo alla banda di Sarri che adesso ha appena un punto di vantaggio sulla Juventus e due sull’Inter, in attesa dei recuperi delle due romane. Il ‘brodino‘ del Bentegodi – alla luce dei risultati della domenica calcistica – appare quindi piuttosto misero in una giornata dove si poteva allungare sulle inseguitrici o perlomeno tenere la più accreditata delle antagoniste a debita distanza. Non è stato così, non sono arrivati i tre punti e, nonostante la striscia positiva di risultati si sia allungata a 12 (con 10 vittorie e due pareggi che comunque testimonia un andamento record), un pizzico di amaro in bocca resta ma solo per non aver avuto la meglio su un’avversario tutt’altro che imbattibile che ha badato a piazzare solo il solito bus davanti alla difesa impegnandosi solo a distruggere invece di costruire qualcosina in avanti. Ci può stare quando il tuo avversario di turno si chiama Chievo e soprattutto se si gioca in Italia dove – tolte le prime sei della classe – il livello di calcio è davvero basso e dove dilaga l’idea di annullare invece di creare. Questione di filosofia e di interpretazione del calcio che non scopriamo oggi, ma anche di arte di arrangiarsi con quello che si ha. In ogni caso questa non può rappresentare una scusante per il Napoli chiamato oggi a fare la voce grossa e a mostrare la forza della prima della classe ben sapendo che di trappole come quelle di oggi ne troverà ancora parecchie sul proprio cammino che porta verso la gloria trcolore, c’è da riflettere invece per il passo indietro fatto considerato che questa difficoltà la squadra di Sarri sembrava averla superata riuscendo quasi sempre a trovare la via del gol nonostante l’ostruzionismo degli avversari. Oggi il bunker di Maran non è saltato, è mancato lo spunto giusto, la giocata vincente che potesse mettere al tappeto Sorrentino e i dieci davanti a lui in maglia gialla. Stanchezza? Delusione per il cammino in Champions con la qualificazione ormai lontana? Probabilmente più la prima ipotesi che la seconda visto che Hamsik e soci hanno a più riprese fatto capire di preferire il campionato alla coppa. La squadra oggi pomeriggio è infatti apparsa lenta e sottotono, Hamsik e Mertens deludenti, ma in generale tutto il complesso partenopeo non ha suonato la solita musica. La sinfonia non è stata quella delle settimane scorse, è mancata la finalizzazione sotto porta. Buona la prestazione tutto sommato di Mario Rui sulla sinistra e di Sepe tra i pali, le assenze almeno in questa giornata non si sono avvertite anche perchè il Chievo non è arrivato mai veramente nella sedici metri azzurra e di problemi seri non ne ha creati. Volendo essere ottimisti e guardare il bicchiere mezzo pieno si può considerare l’imbattibilità difensiva e quella complessiva in campionato: zero sconfitte che fanno ben sperare per il prosegui della stagione. Ma per rimanere lassù bisognerà vincerne tante ancora da qui alla fine ed evitare mezzi passi falsi come quelli di oggi, e per questo possiamo pensare che mai sosta sia stata più benvoluta. Il Napoli deve pensare solo a ricaricare le pile e a giocare bene. Inutile fare processi e drammi per una vittoria mancata, in questi momenti la squadra merita solo calore e serenità perchè siamo certi che ce la metterà tutta per regalare un sogno alla città.

Foto: rete internet