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Higuain demolisce l’Inter: la vetta della classifica è azzurra…

12319609_960874550646706_1368441248_nCanta il San Paolo, canta e sogna. Da Fuorigrotta si alza il coro ‘Vinceremo il Tricolore’, Higuain accende la miccia ed esplode la festa. Il Napoli batte l’Inter dominando il big match della quattordicesima giornata, ma soffrendo nel finale con i nerazzurri che sfiorano il pareggio su un doppio palo di Jovetic e Miranda. Legno amico, ma non si può dire che gli azzurri non abbiano meritato i tre punti che a questo punto spalancano le porte della gloria. Canta il San Paolo, i cinquantamila cuori partenopei soffiano su un sogno chiamato Scudetto e offrono uno spettacolo da brividi, dopo gli anni d’oro a Napoli si respira nuovamente un’aria nuova, la sensazione che questo possa essere l’anno buono resta, il segnale al campionato è stato dato probabilmente nella serata meno bella dove il punteggio contava più di tutto. Il Napoli la vince da grande squadra, soffrendo e tenendo botta e – aiutato anche dalla dea bendata – porta a casa la vittoria da capolista. Adesso il Napoli dovrà dimostrare di meritarsela questa vetta già a partire da domenica prossima a Bologna, ma con un Pipita così (al dodicesimo sigillo in campionato con la doppietta di stasera) nulla appare impossibile. Qualche tempo fa partite del genere il Napoli non le avrebbe mai vinte, la maturità della squadra appare adesso evidente. La strada intrapresa sembra quella giusta. Gara dal doppio volto con i ragazzi di Sarri che giocano un gran calcio per larghi tratti calando, come detto, solo nella parte conclusiva forse solo per paura di volare. Sarri mette la freccia e guarda adesso tutti dall’alto. La sensazione è davvero bella ed avvincente. In avvio di match il pareggio della Fiorentina col Sassuolo nell’anticipo del pomeriggio mette le ali al Napoli che scende in campo con grande determinazione e voglia di vincere. Formazione ‘tipo’ per il Napoli di Sarri, Mancini – come da facile previsione – decide di giocarla a specchio nella speranza di bloccare le fonti di gioco azzurre.

Primo tempo: Vantaggio azzurro dopo appena centoventi secondi dall’avvio con il solito Pipita che sfrutta alla meglio una bella combinazione dalla sinistra sull’asse Insigne – Callejon e trafigge Handanovic con un destro all’incrocio lanciando il primo messaggio a Felipe Melo che siede in panchina. Tutti i piani di Mancini crollano, così, all’alba del match: adesso l’Inter non può agire di rimessa ed’è costretta a sbilanciarsi per trovare il pari. Dall’altra parte gli azzurri schiacciano il piede sull’acceleratore per tentare di scardinare il bunker nerazzurro, la partita rimane tesa e di azioni di gioco se ne vedono poche ma solo dalle parti di Handanovic. Higuain è un leone e si avventa come un vorace su ogni pallone, Allan e Jorginho dominano la mediana e Insigne e Callejon fanno ammattire Nagatomo e D’ambrosio. L’Inter prova ad alzare i ritmi e a farsi vedere dalle parti di Reina, ma è solo un’impressione perchè i ragazzi di Sarri continuano a spingere e a fare gioco e a tenere alta la linea difensiva, a tratti anche oltre il centrocampo. Il raddoppio non arriva, ma il Napoli domina nel gioco e Nagatomo perde la testa compiendo due fallacci in pochi minuti su Callejon e Allan guadagnando anzitempo la via degli spogliatoi.

Secondo tempo: Nella ripresa i ragazzi di Sarri, con l’uomo in più, fanno maggiore possesso palla costringendo l’Inter – che comunque mostra una tenuta fisica buona – a correre a vuoto, ma Perisic e compagni non la vedono quasi mai e si innervosiscono commettendo falli a ripetizione con la gara che si incattivisce. Al 60′ ci prova Allan dalla distanza ma la sua conclusione va alta, due minuti dopo arriva il secondo sigillo del Pipita che prende palla a ridosso della sedici metri colpendo con un violento tiro imparabile. Con il doppio vantaggio il Napoli pensa che la vittoria sia cosa fatta e abbassa i toni ma su una banale azione interista un rimpallo libera al tiro Ljajic che batte Reina. Sarri manda il campo (70′) Insigne per El Kaddouri per dare freschezza all’attacco, gli azzurri accusano per qualche minuto il colpo e a 10′ dalla fine Lopez prende il posto di Hamsik. La paura di vincere e da primato nel finale blocca il Napoli che rischia grosso, l’Inter ci prova e sfiora l’incredibile pareggio all’86’ su un perfido cross dalla sinistra sul quale Reina ci mette una pezza. Maggio per Callejon per i titoli di coda, il pubblico capisce il momento di appannamento della squadra e alza forte il sostegno ai ragazzi che stringono i denti, solo un miracolo di Handanovic tiene a galla l’Inter su un maestoso Higuain. Il doppio palo nel recupero salva il Napoli, canta il San Paolo, la vetta è azzurra.

dal San Paolo Vincenzo Rea