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Napoli, Commissione Ambiente riorganizza servizi sul verde cittadino

La Commissione Ambiente, presieduta da Carmine Schiano, si è occupata questa mattina, con l’intervento degli assessori Moxedano (Personale) e Sodano (Ambiente), nonché dei rappresentanti di 5 delle 10 Municipalità invitate e dei responsabili dei servizi afferenti alla tematica del verde in città, della riorganizzazione dei servizi del verde che, come ha spiegato in apertura il presidente della Commissione Schiano, sono di competenza delle stesse articolazioni municipali per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde e dei parchi pubblici, mentre restano in capo ai servizi centrali le competenze riguardo alla gestione degli alberi di alto fusto, e ciò nell’ambito delle funzioni attribuite dallo Statuto e dal Regolamento alle dieci Municipalità. Per il presidente Schiano, date le storiche carenze, riconducibili alla scarsità di personale e all’alta età media degli addetti, nonché alla mancanza di mezzi, la riorganizzazione si rende necessaria per affrontare, ancora prima del varo della Città metropolitana, situazioni di degrado che, seppure a macchia di leopardo, interessano l’intero territorio.

In particolare, la riunione ha trattato dell’ipotesi dell’Amministrazione di raggruppare in cinque macoaree i servizi attualmente distribuiti nelle Municipalità che si occupano sia del verde che delle fognature, al fine di una migliore organizzazione, ipotesi poi illustrata dall’assessore Moxedano, mentre il Vice Sindaco, nonché assessore all’Ambiente, Sodano ha sottolineato che alle segnalazioni ripetute da parte delle Municipalità di carenza di figure professionali e attrezzature tecniche da dedicare alla cura del verde si sono aggiunte, dopo il tragico incidente del crollo dell’albero in via Aniello Falcone, numerosissime segnalazioni di pericolo, tanto che proprio oggi una riunione che coinvolgerà la Protezione Civile, la Polizia Municipale e i dirigenti del settore avrà ad oggetto le migliori modalità per intervenire. Sul piano generale, la prossima scadenza del bilancio di previsione dovrà essere utilizzata non solo per dotazioni di mezzi ma anche per scelte di riorganizzazione come l’accorpamento degli autoparchi e una migliore distribuzione tra Comune, Napoli Servizi e Asia del personale che si occupa della pulizia del verde, infine dando impulso, con la collaborazione delle Municipalità nell’individuazione delle aree, al nuovo modello di gestione del verde sulla base della delibera consiliare sulle aree verdi di qualità e di quella della Giunta per l’adozione delle aiuole.

L’assessore Moxedano ha spiegato che l’ipotesi di accorpamento in macroaree di verde e fogne non è assolutamente da considerare come un accentramento, in quanto la gestione resterà in capo alle Municipalità stesse – a favore delle quali, peraltro, il Consiglio ha recentemente approvato una modifica del regolamento di contabilità che consente ai dirigenti municipali di disporre di fondi economali anche per far fronte a spese in questi settori -. Sarebbero molto lunghi i tempi per procedere ad una revisione del regolamento del 2005, quindi si tratta ora di razionalizzare personale e mezzi rimediando a situazioni paradossali (come lo squilibrio tra territori che vede, ad esempio, una Municipalità con 59 giardinieri ed un’altra con solo 16 addetti, ugualmente avviene per gli autisti). Il problema, poi, delle figure di coordinamento dei servizi – sono del tutto insufficienti le figure professionali necessarie – potrebbe essere affrontato assegnando a ciascuna delle Municipalità accorpate la responsabilità di uno dei settori, verde e fognature, in particolare. Questa riorganizzazione ha bisogno, ha concluso l’assessore, della concertazione con le Municipalità, purtroppo in alcuni casi assenti ai tavoli di discussione, e, immediatamente dopo, con le organizzazioni sindacali.

Anche il funzionario agronomo del Servizio Qualità dello spazio urbano, Vincenzo Campolo, ha sottolineato che il principale problema è connesso alle risorse umane e alla mancanza, rispetto al modello vigente in tempi passati, modello che comunque garantiva una filiera di responsabilità, delle figure intermedie, come i capi operai, che garantivano vigilanza sul territorio e connessione con servizi, come gli autoparchi, che è opportuno restino centralizzati.

I rappresentanti delle Municipalità presenti hanno: concordato sulla necessità di un pieno coinvolgimento delle Municipalità e di una redistribuzione di personale e mezzi non di tipo aritmetico ma dimensionato sulle situazioni reali, e in tempi brevi visto l’avvicinarsi della realizzazione della Città Metropolitana (De Francesco, presidente X Municipalità); espresso perplessità sulla identificazione tra ottimizzazione dei servizi e delle risorse e accorpamento in macroaree, vista soprattutto la drammatica esperienza delle dirigenze “a scavcalco” tra diverse Municipalità (De Luca, Vice Presidente V Municipalità); invitato l’Amministrazione a fornire una bozza di discussione da condividere con le Municipalità rinviando l’eventuale decisione sull’accorpamento alla predisposione di veri e propri piani aziendali da parte delle Municipalità, calibrati sulle necessità e sulle risorse a disposizione (Minisci, assessore II Municipalità); atteso che già nelle Municipalità si lavora concertando con le altre Municipalità l’utilizzo delle scarse risorse umane e strumentali, affrontare il vero tema che è quello della riorganizzazione verticale dei servizi, chiarendo le zone grigie nelle quali le competenze non sono ben identificate (Iozzi, pres. Comm. Ambiente V Municipalità); proposto di spostare in avanti la riorganizzazione, evitando il rischio di confusione con la futura organizzazione dell’area metropolitana, valutando caso per caso le necessità di utilizzo e fornitura di personale e attrezzature (Capezzuto, assessore VI Municipalità).

Il Capo ufficio stampa
Mimmo Annunziata