Triste primato, l’ennesimo per la Campania: la camorra prende il sopravvento sulle altre organizzazioni di criminalità organizzata per le “violente dinamiche di scontro tra clan”. E’ quanto emerge dalla relazione della Dia al Parlamento in cui sottolinea come nel secondo semestre 2013 sono stati 10 gli omicidi commessi tra appartenenti a gruppi camorristi contro i 4 della criminalità organizzata pugliese, i 3 della’Ndrangheta e i 2 della criminalità organizzata siciliana. Nello specifico si evince che: “Rimane preoccupante la manifesta propensione allo scontro armato da parte di gruppi, nemmeno ben strutturati, che vogliono imporre la loro leadership su porzioni anche piccole del territorio, scalzando preesistenti organizzazioni in momentanea difficoltà“. Inoltre sempre dalla ricerca spaventa “La capacità dei clan di rigenerarsi, trovando nuovi adepti e nuovi spazi di operatività, anche dopo essere stati colpiti da provvedimenti che incidono sia sulla struttura organizzativa sia sugli assetti economici e la grande disponibilità di capitali che consente una profonda penetrazione del sistema economico anche grazie ad una diffusa e facilmente conseguibile collusione di figure pubbliche, inclini alla corruttela“. Sui rifiuti: “La camorra, dopo aver smaltito, per vent’anni, al sud, i rifiuti prodotti al nord, rimodulando le dinamiche operative ha iniziato a smaltire rifiuti campani altrove, ad esempio in Toscana o in altri Paesi come emerso da indagini che hanno messo in luce sinergie criminali italo-cinesi“.
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