Una serata all’insegna della cultura e della musica: una vera e propria standing ovation nel cuore del centro storico di Napoli per il concerto del Forum Universale delle culture dedicato ieri sera a Enrico Caruso. Il tutto si è svolto nella splendida e suggestiva cornice del cortile del convento di San Domenico Maggiore dove il tenore Gianluca Terranova, che ha interpretato Caruso in uno storico recital e in una recente fiction Rai, e altri quattro tenori (Francesco Malapena, Armando Valentino, Michele Cerullo e Amedeo Moretti), insieme all’orchestra del teatro ucraino di Chernisvsti, hanno proposto i brani che hanno segnato la carriera e il successo universale di Caruso. Interpretati tutti i successi del maestro: dai grandi classici, come “Nessun dorma”, “Una furtiva lacrima” e “Vesti la giubba”, a quelli della tradizione napoletana, come “Marechiare”, “Torna a Surriento”, “‘O sole mio”, fino a quello che è considerato il brano più caro al tenore napoletano, “Core ‘ngrato”, interpretato con grande passione da Terranova, con applausi per diversi minuti dal pubblico in piedi.
“Con la forza del suo carattere, partendo dai vicoli della Napoli più povera e disperata – ha detto Terranova, al termine del concerto diretto da Susanna Pescetti – Caruso ha portato nel mondo la grande tradizione del canto napoletano e ne ha fatto un tratto indelebile della cultura universale. Proporre i ‘suoi’ brani nel cuore di Napoli è un privilegio e un’emozione forte anche per chi ha cantato nei teatri di tante città del mondo”. “Il grande canto, la sua storia, la sua tradizione – ha sottolineato Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli che coordina le iniziative del Forum Universale delle Culture – sono fra i motivi, unici al mondo, che fanno del centro antico di Napoli un patrimonio mondiale dell’umanità . Caruso l’ha fatto conoscere e apprezzare nel mondo e il Forum delle Culture continuerà a celebrare il grande tenore con altre iniziative nei prossimi mesi”.
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