Ci illudono con lo ‘Sblocca Italia’ ma sale la disoccupazione e per i giovani il lavoro rimane utopia

Da Palazzo Chigi ci illudono, continuano a farlo senza un briciolo di vergogna, con il tanto atteso (solo per chi crede ancora alle favole) consiglio dei ministri che ha partorito dopo settimane di annunci e promesse l’ormai famoso ‘Sblocca Italia’, il calderone dei desideri, la gallina dalle uova d’oro per il raffinato fiorentino che anche senza bacchetta magica riuscirà a portarci benefici in ogni dove, a partire dall’ambito della burocrazia ingessata e incancrenita. Un toccasana capace di generare crescita e benessere per tutti, che produrrà ripresa economica oltre a far snellire gli ovattati percorsi di una giustizia morente.  Ma non è tutto perché  per noi napoletani e cittadini del Sud ci sarà persino la ‘svolta’ alla Questione Meridionale, a partire dalla bonifica di Bagnoli e della ricostruzione di  Città della Scienza. Al Nord rifioriranno le aziende e le industrie, al Sud nasceranno dalla sera alla mattina per la gioia di economisti e la delusione dei nostalgici del Regno delle due Sicilie. Il fiorentino traslocato al governo senza passare per la volontà elettorale ha trovato la ricetta giusta: con lo ‘Sblocca Italia’ ci renderà la vita meno difficile e vivremo tutti ricchi, felici e contenti. Purtroppo la realtà ci dice tutt’altro: ci racconta di un Paese al collasso che non riesce a ripartire dagli stenti e dalle umiliazioni maceranti di una crisi economica senza precedenti e con una irreversibile frenata nel mondo del lavoro che inghiottisce i giovani sempre più spesso costretti a trovare occupazione all’estero. Ci parlano di ‘Sblocca Italia’ quando un esecutivo – che ha ormai da tempo superato la soglia accettabile al ridicolo e che si trova in perenne modalità emergenza – non riesce a controllare la vergogna degli sbarchi degli immigrati. Un Paese che non tutela i cittadini dagli effetti devastanti del contatto con la micro e macro delinquenza e che non garantisce futuro per i giovani se non attraverso la prassi del clientelismo e della raccomandazione è un Paese senza speranza, alla frutta insieme agli amministratori. Amministratori che si combattevano fino a qualche mese fa e che invece adesso vanno a braccetto al tavolo delle riforme nell’era delle larghe intese che vanno di moda solo per mettere il bavaglio alla popolazione. Popolazione che attende tra stenti e illusionistiche promesse ma che sembra davvero sul punto di esplodere. Loro ci vogliono salvare con lo ‘Sblocca Italia’ mentre oltre settecentomila under 25 chiedono di poter lavorare. Dove sta l’errore? La macchina del fumo sta ormai esaurendo le cartucce, da troppo tempo siamo costretti a ripetere le stesse lamentele ma sembra davvero che dal fondo non si riesca più a salire. Qualcuno è ancora convinto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro?

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