Avrà esultato anche lui da lassù al gol del Pipita, lui che sarebbe stato li in curva B a sostenere il suo amato Napoli. Ciro Esposito poi avrà sofferto tanto insieme ai 35mila del San Paolo fino al raddoppio di Callejon che ha fatto esplodere di gioia il popolo azzurro. Una partita correttissima sia in campo che sugli spalti si è svolta nel ricordo del giovane tifoso di Scampia ammazzato da un balordo che nulla ha a che vedere con il calcio e lo sport. In questo anticipo della decima giornata mister Benitez ha dato una lezione di gioco al francese Garcia: pressing, possesso palla, cattiveria agonistica e fame di vittoria le armi che hanno permesso al Napoli di annichilire la Roma non tanto nel punteggio (molto stretto il 2-0) quanto nel gioco espresso. La apre Higuain con un gol da cineteca, la chiude Callejon nel finale, in mezzo solo Napoli che spreca tanto ma stavolta rimane concentrato in difesa e grazie ad un immenso Koulibaly non fa regali agli avversari e porta a casa una vittoria importantissima contro una squadra accreditata tra le migliori della massima serie. Oggi si sono affrontate due squadre molto simili nella mentalità, entrambe volte alla costruzione della manovra e al gioco propositivo però la voglia di vincere e la straripante condizione atletica di gran parte del gruppo hanno permesso al Napoli di stravincerla. Nei primi dieci minuti il Napoli schiaffeggia la Roma, la costringe all’angolo, la tramortisce con giocate veloci e di qualità ma all’intervallo si va solo con il minimo vantaggio in cassaforte. Nella ripresa la Roma tenta di rimanere in partita e ci riesce grazie al Napoli che continua a fallire incredibili palle gol (due traverse e gol sprecati a porta vuota da Callejon e compagni), ma a 5′ dallo scadere è nuovamente la formazione di Benitez a trovare il gol che vuol dire vittoria certa e pratica chiusa. Un peccato aver sprecato tanti punti nelle gare precedenti e con modesti avversari, il Napoli oggi ha dimostrato di poter dire ancora la propria in un campionato ancora lungo che potrà dare tante soddisfazioni ad una squadra bocciata troppo presto da un ambiente che adesso inizia a sognare traguardi più ambiziosi.
Dal San Paolo: Vincenzo Rea
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