Nell’ultima giornata del girone di andata gli azzurri fanno visita alla Lazio di Pioli, che li precede di un punto, occupando l’ambitissima terza posizione che dà l’accesso ai preliminari di Champions League.
Oltre a trattarsi di un big – match, Lazio – Napoli è una classica del calcio italiano, che trova il suo primo precedente in Divisione Nazionale, il 29/01/1929, vinto dagli ospiti per 0 – 2 (Ghisi, Innocenti II).
Nella stagione seguente,1928/29, si affrontarono addirittura 3 volte (0 – 0 il 16/06/1929), in quanto, avendo terminato il campionato appaiate all’ottavo posto, fu necessario uno spareggio per decretare chi avrebbe preso parte alla nuova Serie A, a girone unico, istituita per l’ annata 1929/30.
La sfida, giocata all’ Arena di Milano il 23/06/1929, terminò in pareggio (2 – 2) ma, dato l’alto seguito di tifosi che le due compagini già avevano all’epoca, si decise di ammetterle entrambe.
Dal 1929/30 al 1933/34 il divario tecnico tra le due formazioni fu così netto ed evidente che gli azzurri ottennero 5 vittorie su 5, (record mai più neanche avvicinato), senza subire alcuna rete, espugnando Roma per tre volte col risultato di 0 – 2 (il 19/01/1930, Mihalic, Sallustro; il 25/10/1931, Mihalic, Tansini; il 04/02/1934, Visentin, Ferraris II) e due per 0 – 1 (il 26/04/1931, Sallustro; il 19/02/1933 Vojak).
Ma col 3 – 1 del 06/01/1935 (Guarisi, Vojak su rig., Piola, De Maria) ha inizio il più ampio periodo di imbattibilità dei biancocelesti che si protrae fino al 2 – 1 del 10/12/1953, 14 partite di cui 9 vinte (in 2 casi con 3 successi consecutivi, dal 1934/35 al 1936/37 e dal 1950/51 al 1952/53).
I partenopei lo interrompono solo il 18/11/1953 quando superano di goleada le resistenze laziali (0 – 4, doppietta di Jeppson, reti di Vitali e Granata).
Ma quello resta per diverso tempo l’ultimo successo anche in considerazione del fatto che negli anni 60 le due formazioni iniziano a militare in categorie diverse, facendo la spola tra la A e la B, ragion per cui gli scontri diminuiscono.
In verità, le due società sono accomunate nella stessa triste sorte nel campionato 1960/61 quando retrocedono in B al penultimo (Napoli) ed ultimo posto (Lazio), così da incontrarsi (il 04/03/1962) anche in serie cadetta, match passato alla storia per il gol – fantasma del laziale Seghedoni (la palla terminò nelle mani di un raccattapalle passando per un buco della rete di Pontel), non visto dall’arbitro, facendo si che la gara terminasse 0 – 0.
A partire dallo 0 – 0 del 12/03/1967 e fino al 1991/92, la trasferta in casa degli aquilotti torna ad essere meno proibitiva tanto che in 17 partite i padroni di casa ne vincono solo 4, di cui 2 la grande Lazio di Maestrelli (3 – 0 il 21/01/1973 e 1 – 0 il 16/12/1973 nell’anno del primo scudetto biancoceleste) nonché il 3 – 0 del 30/12/1989 con il quale Amarildo (doppietta) e Pin sconfiggono l’imbattuto Napoli di Maradona, futuro Campione d’ Italia per la seconda volta.
A farla da padrone sono i pareggi, ben 9, mentre gli azzurri rispondono con 4 vittorie (0 – 1 il 07/12/1969 Barison, Altafini: 0 – 1 il 07/12/1975 Boccolini; 1 – 2 il 29/04/1979, Caso, Giordano, Pellegrini; 0 – 2 il 21/04/1991, Alemao, Zola).
Tra queste merita particolare menzione lo 0 – 1 del 07/12/1975, in quanto i supporters azzurri per festeggiare il primato intonarono per la prima volta le strofe de “O surdato ‘nnammurato”.
A chiudere questo periodo positivo il rocambolesco 3 – 3 del 01/12/1991 che sembra quasi avvertire l’immediato rovesciamento dei valori di forza che sta per avvenire.
E, infatti, tra il 1993/94 e il 1997/98 i capitolini inanellano 6 vittorie consecutive (loro record), non mancando neanche goleade come il 5 – 1 del 16/10/1994 (Boksic, Winter 2, Pecchia, Casiraghi, Negro).
Solo il 07/01/2001 i partenopei ritornano a far punti all’Olimpico, sbancandolo per 1 – 2 (Amoruso, aut. Pancaro, Mihajlovic), successo prestigioso (avvenuto contro i Campioni d’ Italia in carica) che, però, non evita la retrocessione in B dopo un solo anno in massima serie.
Dal ritorno in A il bilancio parla ancora romano con 3 vittorie dei padroni di casa, 2 pari e 2 trionfi azzurri, ultimo dei quali proprio nella scorsa stagione (2 – 4 il 02/12/2013, Higuain, aut. Behrami, Pandev, Higuain, Keità, Callejon).
Per la seconda volta Lazio – Napoli si giocherà alle 12.30 (la prima terminò 2 – 0, il 14/11/2010 per le reti di Zarate e Floccari), mentre sarà la settima volta nel mese di gennaio. Nelle 6 precedenti, si sono verificate 3 vittorie laziali (3 – 1 il 06/01/1935 e il 05/01/1936 e 3 – 0 il 21/01/1973), un pari (0 – 0 il 22/01/1939) e 2 successi napoletani (0 – 2 il 29/01/1928 e il 19/01/1930).
Leader indiscusso della classifica capocannonieri è il grande Silvio Piola con 8 reti mentre i primi azzurri, Jeppson e Zola, sono fermi a 4. Tra quelli in rosa conduce Higuain a 2, precedendo di una lunghezza Hamsik e Callejon.
Qui di seguito il bilancio complessivo di tutte le sfide giocate sul Tevere:
Vittorie Lazio: 31 (26 in A, 5 in Coppa Italia)
Pareggi: 24 (1 in Div. Naz., 20 in A, 1in B, 2 in Coppa Italia)
Vittorie Napoli: 17 (1 in Div. Naz., 13 in A, 3 in Coppa Italia)
Vittoria Lazio più recente: Lazio 3 – 1 Napoli (07/04/2012)
Pareggio più recente: Lazio 1 – 1 Napoli (09/02/2013)
Vittoria Napoli più recente: Lazio 2 – 4 Napoli (02/12/2013)
Massima vittoria Lazio: Lazio 5 – 1 Napoli (16/10/1994)
Massima vittoria Napoli: Lazio 0 – 4 Napoli (18/10/1953)
Reti Lazio: 99 (84 in A, 15 in Coppa Italia)
Reti Napoli: 69 (2 in Div. Naz., 59 in A, 8 in Coppa Italia)
Fonte Foto: Rete Internet
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