I primi giorni di agosto sono di fatto da annoverare tra i più caldi dell’ ultimo decennio. A Napoli non si respira. Dal mare si passa inevitabilmente al forte disagio vitale che si sta registrando nel settore dei trasporti pubblici. Inconvenienti legati alla manutenzione di treni, tram e autobus e non solo. La difficoltà più grande va riscontrandosi certamente dalla pochezza del personale, dalla continua soppressione connessa agli orari feriali, ai ritardi di oltre 10 minuti e alle corse non garantite. Cancellate parecchie linee nel corso di una sola giornata a causa dei sistemi di aria condizionata non funzionanti. Mettendo a confronto i dati statistici rilevati dall’ inizio di questa torrida estate rispetto alla scorsa, gli sviluppi riguardo l’ argomento in questione, non fanno di certo sorridere le bocche dei napoletani, che sono costretti a rinunciare al proprio lavoro o addirittura ad anticipare le ferie di qualche giorno. Ed è anche in questa circostanza che si ci trova nel cuore del problema: dalle strade si passa certamente alle aree marittime. Anche i porti, per il cittadino napoletano, figurano come l’emblema di un palcoscenico piuttosto bollente. Per mancanza di personale medico a bordo, il ticket del traghetto o dell’ aliscafo non rappresenta di certo una “polizza assicurativa”.
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