Una stilettata di Higuain a metà ripresa regala tre punti di platino agli uomini di mister Sarri e serve ad esorcizzare una squadra storicamente scomoda per gli azzurri e per lo stesso bomber argentino.
Nel quadro che celebra le vittorie più significative, questa, come non mai, finisce sotto il profilo delle partite che fanno svoltare, gongolare anzi. Perché, come detto in precedenza, era un match fastidioso, per giunta storicamente imprevedibile tra le mura veronesi; vincere qui è stato un toccasana per crederci con ancor più ardore e forza, crocevia di una stagione che è ancora lunga di certo, ma che mette in luce un Napoli davvero promettente e continuo.
Uomo copertina di questa squadra cinica e sorprendente non può che essere lui, quel Gonzalo Higuain sempre più bomber e protagonista assoluto di questo primo scorcio di campionato. Proprio lì, dove tutto ebbe inizio: il Pipita infatti segnò al “Bentegodi”, contro il Chievo, la sua prima rete azzurra. E non si è più fermato.
“E’ stata una vittoria molto importante – ha dichiarato il Pipita ai microfoni di Sky – giocata in maniera quasi perfetta senza concedere nemmeno una palla gol nitida al Chievo. Dobbiamo continuare a vincere per stare alti in classifica. Ora bisogna guardare partita per partita, mercoledì c’è il Palermo e non possiamo sbagliare. Il gol in trasferta non era un’ossessione, sapevo che era una gara molto importante, per fortuna l’abbiamo vinta grazie al mio gol. Ringrazio Sarri, un allenatore che trasmette molto. Qualcosa è cambiato, sono molto felice”.
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