Il Napoli batte anche il Midtjylland al San Paolo e ipoteca la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League con un perentorio 5-0 (il secondo consecutivo in coppa). Primo posto in cassaforte: missione compiuta nell’allenamento del giovedì per Sarri che sa solo vincere nella competizione continentale anche senza Higuain. Quarta vittoria su quattro, 16 gol fatti e girone stracciato il bilancio della prima fase europea napoletana, un percorso netto che pone la squadra di Sarri come una seria pretendente alla vittoria finale della competizione sfiorata lo scorso anno. Prestazione sontuosa dei ragazzi di mister Sarri che grazie a 45′ da leader seppelliscono ogni velleità degli avversari con Reina che continua a fare lo spettatore non pagante grazie ad una difesa che anche con i nuovi interpreti riesce a stupire per concentrazione e solidità. Vittoria importante non solo il morale, quindi, ma soprattutto per il futuro della stagione in quanto adesso gli azzurri negli ultimi 180′ potranno fare anche passerella avendo guadagnato il pass agli scontri diretti con ampio anticipo. Sarri non snobba nessuna gara si sa, ci tiene alla competizione continentale ma è sin troppo chiaro che da adesso a gennaio l’attenzione sarà rivolta al campionato che rimane obiettivo primario della squadra. La consistenza dei danesi e la posizione tranquilla del Napoli – leader indiscusso in classifica nel girone D – non permettono un gran colpo d’occhio al San Paolo: ventimila circa i presenti che all’insolito orario delle diciannove decidono di partecipare all’annunciata goleada dei ragazzi di Sarri. La testa dei tifosi è proiettata giustamente alla gara di domenica con l’Udinese per continuare quella rincorsa alla vetta in campionato che suggestiona tanto l’ambiente partenopeo. Ampio turn over per gli azzurri che presentano – come prevedibile – ben sette novità rispetto alla formazione tipo: dall’inizio in campo Strinic, Maggio, Lopez, Valdifiori, Chiriches, El Kaddouri e Gabbiadini per il consueto 4-3-3 di Sarri che si completa con Reina tra i pali, Koulibaly, Hamsik e Insigne. La gara: parte subito forte il Napoli che sfiora in avvio la rete con El Kaddouri dopo 2′, al 9′ è Insigne ad andare vicino al bersaglio con un tiro dal limite che lambisce il palo alla destra di Andersen. Vantaggio azzurro che arriva facile al 13′ grazie ad una pregevole iniziativa del folletto di Fratta che dalla sinistra salta tre avversari e mette in porta El Kaddouri che non ha difficoltà a finalizzare. E’ un monologo della squadra di Sarri che al 17′ sfiora il raddoppio sull’asse Hamsik – Gabbiadini. E’ lo stesso attaccante azzurro che al 22′ approfitta di un facile tap-in su tiro di Insigne per fissare il punteggio sul 2-0. Al 36′ ancora Gabbiadini approfitta di una mischia in area per mettere il sigillo al match con la sua personale doppietta. Nella ripresa gli azzurri fanno accademia, cercano sempre la via del gol facendo però girare il pallone e riservando le forze per gli impegni di campionato. Maggio cala il poker in avvio di tempo dopo l’ingresso in campo di Allan per Hamsik. quando l’ingranaggio funziona alla perfezione anche cambiando gli interpreti il risultato non cambia e anche chi non gioca spesso riesce a dare il giusto contributo alla squadra. E’ il caso proprio di Maggio ma anche di El Kaddouri o Lopez, di Strinic e Chiriches, difficile stasera trovare insufficienze. Poi è il turno di Callejon che rileva Insigne, la passerella continua con un gioco spumeggiante e d’attacco che annichilisce gli avversari impotenti di fronte allo strapotere azzurro che non trova opposizione nella fragile difesa danese. A 20′ dalla fine Hysaj prende il posto di Strinic, Callejon fa cinquina con un preciso colpo di testa al 77′. Si potrebbe ancora segnare, ma basta così: la manita è servita, i pochi intimi del San Paolo possono festeggiare.
dal San Paolo Vincenzo Rea