Il Napoli archivia la fase a gironi di Europa League con la sesta vittoria su sei gare e conquista il record di punti e vittorie facendo capire di voler ricominciare la striscia di risultati positivi interrotta domenica scorsa a Bologna. Cambiano gli interpreti ma la sostanza non cambia: in Europa Insigne e compagni sanno solo vincere e si divertono anche con il Legia Varsavia a suon di belle giocate e gol. La testa è ovviamente alla partitissima con la Roma ma tutti gli elementi scesi stasera in campo hanno svolto a pieno il proprio dovere. Rassicuranti le prestazioni dei singoli che anche al cospetto di un avversario non di certo irresistibile hanno onorato l’impegno senza sottovalutare l’avversario evitando quell’approccio molle e impacciato che in terra emiliana ha fatto maturare la seconda sconfitta stagionale. Vincere aiuta sempre a vincere, la squadra stasera doveva allenarsi bene in vista dei prossimi impegni (Roma ed Atalanta in campionato e Verona per gli ottavi di coppa Italia) prima della sosta natalizia e così è stato. La fredda serata e la qualificazione ampiamente conquistata in anticipo spengono l’entusiasmo dei tifosi, spalti semivuoti e pensiero che va a domenica quando da queste parti ci sarà il tutto esaurito per un match che dirà tantissimo in chiave scudetto. Sarri fa riposare i big e manda in campo il ‘Napoli2’ con solo due titolari nell’undici di partenza. Koulibaly ed Insigne gli unici a fare gli straordinari nel deserto del San Paolo per la sgambatura del giovedì contro i giovanotti del Legia Varsavia in un match che vale – in chiave azzurra – solo per la gloria e il record di vittorie e punti nel girone D. Non convocati per la passerella finale Higuain, Reina, Ghoulam, Hamsik e Gabbiadini che ancora non recupera dall’infortunio. Formazione inedita con Gabriel tra i pali al posto di Reina, poi Maggio e Strinic sugli esterni di difesa e Chiriches a far coppia con Koulibaly. Centrocampo con Valdifiori Lopez e Chalobah, tridente offensivo composto da Mertens El Kaddouri e Insigne nell’insolita veste di punta centrale.
Primo tempo: E’ proprio il rientrante Mertens a scaldare i guantoni di Kuciak al 5′ con un calcio di punizione dal limite, al 18′ il Legia si salva su un tiro dalla distanza di Lopez che viene deviato sulla traversa da un difensore polacco. Il Napoli fa possesso palla e gioca a ritmi bassi: nonostante la formazione di Sarri sia piena di seconde linee gli avversari non impensieriscono e in mezzo al campo Valdifiori cerca di dettare i tempi della manovra per liberare di volta in volta i tre in avanti. Al 26′ è Insigne a provarci ma la conclusione del folletto di Fratta va alta sulla traversa, la sblocca al 31′ Chalobah con un preciso destro che si spegne nell’angolino su assist di El Kaddouri. Il Napoli alza i ritmi e un minuto dopo potrebbe raddoppiare con Insigne che – su assist di Mertens – fa partire un tiro a giro che lambisce il palo. Il Legia si scioglie nel freddo di Fuorigrotta sul finire del primo tempo e a mettere il sigillo alla partita è proprio Insigne che a tu per tu con Kuciak non fallisce il facile bersaglio. Primo tempo che si chiude in scioltezza con il doppio vantaggio azzurro.
Secondo tempo: Nella ripresa il Napoli continua a fare la gara e a cercare con insistenza la via della rete (dopo un giro di lancette annullato a Chiriches un gol su calcio d’angolo), Sarri effettua al 53′ il primo cambio: staffetta annunciata, esce Insigne ed entra Callejon. Il tris arriva proprio con l’attaccante spagnolo che sfrutta al meglio il preciso assist di Mertens al 56′. Non c’è storia come pronosticato alla vigilia e anche con il triplo vantaggio gli azzurri attaccano come se il risultato fosse ancora in bilico. Da una palla persa al 60′ arriva la rete del Legia con Vranjes, ma è un dettaglio perchè al 65′ Mertens ristabilisce le distanze portando il punteggio sul 4-1. Al 67′ la seconda staffetta annunciata: fuori Koulibaly, dentro Albiol. Al 70′ ancora Mertens illumina il San Paolo con uno slalom da Play Station dalla destra seminando avversari come birilli: la traversa spegne il suo tiro, sulla ribattuta conclusione precisa di Callejon che si stampa sul palo. Nel finale spazio anche per Luperto che rileva Chiriches, ci prova anche El Kaddouri a timbrare la sua buona prestazione con una rete ma la cinquina la serve Mertens con un gran tiro dal limite. Nel recupero il Varsavia segna il secondo gol con Prijovic ma nel frattempo sulla gara sono già calati i titoli di coda.
dal San Paolo Vincenzo Rea