Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri in sala stampa analizza la netta vittoria della sua squadra contro l’Empoli: “Abbiamo fatto un grande inizio di partita, ci siamo trovati sotto su un tiro deviato e non era semplice perchè l’Empoli non perdeva in trasferta da ottobre. Siamo stati bravi non solo a cercare di ribaltarla subito ma anche a non commettere errori dietro. Siamo su buoni livelli, sapevamo che contro questa squadra dovevamo limitare le sbavature. Poche squadre riescono ad uscire dal pressing come loro. Higuain? Ha preso un colpo da uno scontro con il portiere avversario, ha ancora dolore ma non so adesso se riesce ad essere pronto per mercoledì. Hamsik? Sono mesi che ho la sensazione che sia un centrocampista completo che riesce a fare le due fasi e in più si inserisce come pochi. Che siamo di fronte ad un grande centrocampista di livello mondiale pare non ci siano dubbi. Le squalifiche di Allan e Hysaj? Faremo turn over obbligato mercoledì come in altre circostante voluto. Callejon e Albiol meritano la nazionale? Io egoisticamente spero che non siano chiamati, un paradosso del calcio questi calendari. Quando noi saremo il ritiro loro sarebbero in vacanza. Il mercato? L’altra sera ho visto in tv un bambino che diceva che il suo sogno da grande era quello di fare l’esperto di mercato. Penso che questo sia davvero ridicolo. L’anno prossimo ancora al Napoli? Non lo so, ci spero visto che l’opzione del rinnovo è in mano al presidente. La punizione di Insigne? Si avvicina molto alle magie di Maradona che in ogni caso rimane fuori categoria perchè è stato il più grande di tutti. Prima volta che si vince con l’Empoli? Non è facile batterli, hanno una grande tecnica e storicamente si tratta di una vera e propria bestia nera. Il pubblico? Il San Paolo è sempre un emozione e il bello è che ci aiutano sia quando siamo in vantaggio che in svantaggio. Mi dispiace per la chiusura della curva A, io sono sempre contrario alle punizioni collettive perchè in tanti non possono pagare per colpe di qualcuno. Metto la firma sul secondo posto? Non possiamo avere obiettivi ambiziosi ma neanche limiti”.
dal San Paolo Vincenzo Rea